Il pericolo corre sul filo
Non è il primo e non sarà certo l'ultimo: l'attacco che alcuni politici volevano (l'allarme sembra ora rientrato, dopo le dichiarazioni del ministro Maroni, ma non si può mai dire) scagliare contro Internet e la libera discussione ha illustri predecessori, e troverà nuovi sostenitori in futuro. Ogni strumento che non si riesce a controllare viene visto con sospetto da chi il potere lo amministra: ecco perché la rete (che di per sé è solo un mezzo, sono poi le persone a riempirla di contenuti, con i loro interventi e discussioni, con blog e pagine personali, con contributi sui giornali on-line o sui social network) è spesso bersaglio di politici, specialmente quando la situazione sembra favorevole: dopo l'aggressione a Berlusconi qualcuno ha cercato di cavalcare l'onda dell'indignazione per i propri scopi. Ma per fortuna anche questa volta il pericolo sembra scampato. Speriamo vada sempre così...
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