Ma dove vuole arrivare Marchionne?
Ho un amico che - riguardo alle opportunità di lavoro - dice sempre: "Io non ho paura ad imbarcarmi in una nuova esperienza, lasciando l'azienda dove lavoro per andare in un'altra. Ma devo essere convinto di sapere svolgere con successo il nuovo incarico: mai fare il passo più lungo della gamba".
La Fiat dell'era Marchionne ha oggettivamente vissuto un periodo positivo nel corso degli ultimi anni, ma ora - in un momento di grande crisi per tutti - assistiamo ad operazioni forse un po' troppo ardite: prima la Chrysler, adesso la Opel (leggi qui l'articolo su La Repubblica). Spero che Marchionne abbia valutato bene tutti gli aspetti, e che quindi non stia facendo il passo troppo lungo: sarebbe un vero peccato gettare al vento un risanamento conquistato con fatica e sacrificio. Certo - però - che l'attuale sovracapacità produttiva della stessa Fiat (che ha infatti stabilimenti chiusi da mesi, con migliaia di operai e impiegati in cassa integrazione) fa apparire quanto meno rischioso scommettere su accordi con altri produttori in difficoltà...
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