Casa dolce casa
Eccomi di nuovo qui, nella mia casetta di Caltanissetta, dopo un viaggio non bruttissimo ma sempre comunque col patema d'animo di perdere l'ultimo volo per la Sicilia. Perché io - ormai è ufficiale - sono fesso, e prenoto sempre il volo della 18:45 da Budapest a Roma: che è sistematicamente in grosso ritardo! E poiché nello scalo laziale ho solo un'ora per la coincidenza... il rischio di perderla (e considerate che si tratta dell'ultimo volo per la Sicilia) è concreto. Ieri, per fortuna, ero arrivato in aeroporto con un buon anticipo, e quindi sono stati in grado di riproteggermi sul volo precedente, così da permettermi di arrivare a Fiumicino in tempo: ma è stato solo un caso, e per di più solo grazie alla mia buona volontà (a volte mi chiedo perché si fanno lasciare un numero di telefono all'atto dell'acquisto del biglietto: se non mi avvisi in un caso come questo, dove rischio di perdere il volo se non arrivo prima, allora quando lo vuoi utilizare questo benedetto contatto telefonico che mi hai chiesto???). Beh, anche questa volta è andata bene, ma il timore (ho già altri biglietti con lo stesso itinerario) che prima o poi qualcosa vada storto è legittimo. Per il futuro è forse meglio cambiare un po' gli orari: meglio partire un po' prima, e rischiare meno l'infarto ;-)
Il lungo fine settimana (anche se il 2 giugno come festività esiste solo in Italia, il 1° giugno quest'anno coincide con il Lunedì di Pentecoste, festivo in tanti Paesi inclusa l'Ungheria) è iniziato, con un cielo blu da non sembrare neanche vero ed un bel Solo che quasi invita ad andare al mare. Non so che farò, e forse non importa: l'unica cosa che conta è riposarsi e ricaricare un po' le batterie...
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