mercoledì, dicembre 31, 2008

Tòh, è finito un altro anno...

Chi dice che - quando si supera l'adolescenza - il tempo inizia ad accelerare ha proprio ragione: quando andavo a scuola i giorni sembravano scorrere così lenti che quando arrivava Natale non riuscivo quasi a ricordare cosa avessi fatto a Capodanno. Oggi, invece, mi sembra che gli anni durino pochi istanti, che il tempo sia volato via senza che io quasi me ne accorgessi...
Il 2008 - per me - è stato un anno tutto sommato anonimo, senza particolari avvenimenti che l'abbiano sconvolto nel bene o nel male: forse mi aspettavo di più da questi 12 mesi (dipenderà dal fatto che sono una persona incontentabile?), ma ora non posso che augurarmi che le emozioni che mi sono mancate quest'anno si realizzino nel nuovo. La vigilia di Natale ho chiamato una collega per farle gli auguri: lei - nel ricambiare - ha espresso un concetto molto bello, dicendomi più o meno: "Spero che nel 2009 tu possa realizzare tutti i sogni che hai. Così libererai lo spazio per creartene di nuovi da inseguire e raggiungere". Perché la vita è una continua ricerca di emozioni e sentimenti, nella quale non si può dare nulla per scontato e che va condotta giorno dopo giorno con tenacia e fiducia nel futuro. Io forse non ci riuscirò sempre, ma non smetto mai di provarci...
Buon 2009 a tutti.

L'IMPORTANZA DI CREARE RICCHEZZA

Ho visto questo articolo di Sartori (pubblicato oggi sul Corrire della Sera) su uno dei blog che seguo (OneEnergyDream) e credo valga la pena pubblicarlo anche qui: un'analisi interessante di un fenomeno che interessa tutti...

L'IMPORTANZA DI CREARE RICCHEZZA

L'idea dei soldi come manna


di Giovanni Sartori


Il 2009 sarà il primo anno — temo — di una tempesta economica perfetta. Una tempesta perfetta destinata a durare finché non torneremo a capire come nasce il denaro, cosa fa ricchezza.
Grazie a una scuola che non è più magistra vitae, i giovani non lo sanno di certo. Per loro è come se piovesse dal cielo come la manna. Per loro il denaro ci deve essere e basta. Ma è così, purtroppo, anche per i non-più-giovani. Nell'ottica di quasi tutti la ricchezza c'è, così come c'è l'aria o il mare. Se manca è perché è maldistribuita e perché se la mangiano i ricchi. E nemmeno i ricchi, o quantomeno gli straricchi, ne sanno di più. I Berlusconi del mondo sanno benissimo fare i soldi per sé; ma perché i soldi ci siano, e come e da cosa zampillino, non è un problema che li interessi.
L'economia come scienza ha cominciato a deragliare con la sua politicizzazione diciamo di sinistra: una politicizzazione che la induce ad anteporre il problema della distribuzione della ricchezza al problema della creazione della ricchezza e, in questo solco, anche a confondere i due problemi. Ed è questa confusione che ha allevato una opinione pubblica graniticamente convinta del fatto che la ricchezza ci sia (come ci sono, che so, le piante), e che il guaio sta in come viene distribuita, cioè maldistribuita.
Ora, che la distribuzione della ricchezza sia per lo più iniqua, moralmente inaccettabile e spesso anche economicamente dannosa, è un fatto. Un fatto che però non autorizza a confondere tra la grandezza della torta e la sua divisione in fette. Perché non è in alcun modo vero che la ridistribuzione della ricchezza produca ricchezza. Anzi, se la mettiamo così, è più probabile che produca povertà.
In prospettiva — e la prospettiva ci vuole — fino alla rivoluzione industriale del primissimo Ottocento l'economia è stata prevalentemente agricola, e quindi una economia di sostentamento. Dopo la lunga stagnazione medievale il primo accumulo di ricchezza avviene con il commercio e con le città marinare (per esempio, Venezia) nelle quali è fiorito. Ma la ricchezza prodotta dalla società pre-industriale fu ricchezza da consumare (in palazzi, chiese e, s'intende, in bella vita per i pochissimi che ne disponevano), non ricchezza da accumulare per investimento, e quindi ricchezza in denaro da investire nel processo economico. Pertanto fino alla rivoluzione industriale, che è poi la rivoluzione della macchina che moltiplica a dismisura il lavoro manuale, l'uomo è vissuto in grande povertà. Il tepore del benessere si affacciò, nel contesto dello Stato territoriale nel suo complesso, soltanto nel corso dell'Ottocento. Ma sino al Novecento, talvolta inoltrato, l'uomo occidentale non ha conosciuto la società opulenta, la cosiddetta società del benessere. Che da noi è durata soltanto una cinquantina d'anni. Per dire come si fa presto a diventare viziati.
Come e quando usciremo dalla gravissima recessione nella quale siamo peccaminosamente incappati nessuno lo sa. Il punto da capire sin d'ora è che il diritto a qualcosa sussiste solo se c'è la cosa. Il diritto di mangiare presuppone che ci sia cibo. E il «diritto ai soldi» presuppone che i soldi vengano creati.

martedì, dicembre 30, 2008

Che strana crisi è questa...

... che riempie negozi e ristoranti (ieri sera - e dire che era lunedì! - abbiamo dovuto girare 4 pizzerie prima di trovare posto). La logica direbbe che in un periodo di crisi la gente riduce i consumi voluttuari (abbigliamento e cene fuori rientrano in questa categoria), ed invece... E non vale neppure il discorso "la gente entra ma non compra": perché oggi (a saldi non ancora iniziati!) mi è capitato di entrare in un negozio che era già sostanzialmente vuoto, tutto venduto prima ancora dell'inizio dei saldi (d'accordo che sottobanco facevano già sconti interessanti, ma certamente minori di quelli dei saldi). C'è qualcosa che non mi torna...

giovedì, dicembre 25, 2008

Spam

Gli spammer non vanno mai in vacanza. Natale - per loro - è un giorno come un altro, una nuova occasione per inondare di email (indesiderate) le caselle di posta di centinanai di milioni di persone. E' incredibile quante email-spazzatura mi arrivino ogni giorno! Per fortuna i filtri di Yahoo riescono a separare in maniera molto efficace lo spam dalla posta legittima (ma qualche errore lo fanno anche loro! E finché inseriscono tra la posta lecita una email non voluta, poco male, la parte brutta è quando gettano nella casella della junk-mail anche email legittime!), ma quando vedo la proporzione tra email "buone" (1-2 al giorno) e email "cattive" (non meno di 50 al giorno), non posso non pensare a quale spreco di banda si stia consumando.
Ma anche lo spam non è tutto uguale. Io lo classifico in diverse categorie:
  1. Il phishing: è la categoria più subdola, perché potenzialmente molto pericolosa; il mittente finge di essere un'altra persona (o - più in generale - una società) per carpire informazioni - spesso codici di accesso ai sistemi di home-banking - così da poterle utilizzare a proprio vantaggio: talvolta mi chiedo come faccia una persona ad essere così ingenua da cascarci, ma poi vedo che alcune di queste truffe (perché di questo parliamo alla fine...) sono fatte abbastanza bene, ed un utente inesperto potrebbe anche cascarci
  2. Le richieste di aiuto per trasferire denaro: il mittente finge di avere - a vario titolo - la disponibilità di ingenti somme di denaro, che però non riesce a trasferire senza un "prestanome": si chiede quindi la collaborazione in cambio di un riconoscimento (per il disturbo) di milioni di dollari. Anche questa è una truffa bella e buona, che si può concretizzare o nella richiesta di denaro per potere completare il trasferimento (ma come, hai milioni di dollari e me ne chiedi 1-2 mila per poter procedere?), oppure - caso ben peggiore - nell'utilizzo delle coordinate bancarie che vengono fornite accendere prestiti o altri finanziamenti...
  3. Le catene di Sant'Antonio: queste - a differenza dei primi due casi - provengono in genere da persone che conosci, e che spinte dalla semplicità dell'azione ti inoltrano email in cui si chiede aiuto per ogni cosa, dalla bambina che sta morendo di leucemia all'ospizio per poveri che non vogliono costruire in alta Val Badia. Inutile dire che la "nobile causa" che ha generato la catena nel 99% dei casi non esiste...
  4. Le pubblicità di prodotti più diversi (tipicamente Viagra o farmaci affini): ti propongono l'acquisto a prezzi stracciati di ogni sorta di prodotti. Un marketing veramente aggressivo che - in barba ad ogni rispetto della privacy - cerca di piazzare i propri prodotti. Mi sono sempre chiesto se davvero qualcuno acquista questi prodotti: io ne sono talmente infastidito che se anche il prodotto reclamizzato fosse proprio quello che cercavo da anni, non lo comprerei per punire chi ha voluto disturbarmi in maniera così spudorata.
  5. Le "mailing-list" di associazioni, movimenti, partiti e chi più ne ha più ne metta. Non dubito che qualcuno sia interessato a riceverle ed abbia quindi fornito il proprio consenso, ma io tante volte sono finito nell'indirizzario senza averlo mai richiesto e senza essere minimamente interessato. La cosa peggiore è che anche quando scrivi per farti eliminare (anche in quei casi dove vengono indicati strumenti automatici per la rimozione...), spesso non ricevi risposta. Mi è capitato, con la mailing list di un politico che si era candidato alle primarie del PD nel 2007 (una persona che si candidava a diventare il capo del governo Italiano...): per farmi togliere dalla mailing list ho dovuto minacciare di rivolgermi al garante della privacy. Alla fine hanno capito e mi hanno rimosso, ma la vicenda è andata avanti per mesi (con decine di email ricevute...)

mercoledì, dicembre 24, 2008

Auguri

Ed anche quest'anno si ripete la tradizione del Natale: un periodo avvolto da un velo di magia e mistero, che porta le persone a ritrovare i propri affetti, stringendosi a loro per festeggiare insieme quello che - nella tradizione cristiana - è il giorno più importante dell'anno. Certo, la positiva atmosfera del Natale dovrebbe permeare ogni giorno e non solo il 25 Dicembre, ma meglio pochi giorni l'anno che mai, mi verrebbe da dire!
I regali - frutto del consumismo ma ormai diventati essi stessi parte della tradizione - sono ormai tutti sotto l'albero (altro must, certamente più antico del primo): forse qualche ritardatario dell'ultim'ora (quest'anno - incredibilmente - io non sono tra questi) sfrutterà ancora questa vigilia per gli ultimi acquisti, ma il più è già fatto. Ma non sono i regali che dovrebbero occupare la scena di questa notte: sono i pensieri, quelli veri e genuini che nascono dal cuore, che devono essere i protagonisti del Natale. Perché se le persone che ci stanno accanto sanno comunque quanto forte sia il nostro affetto per loro, ribadirglielo almeno una volta l'anno non fa certamente male...

lunedì, dicembre 22, 2008

Improvvisazione al potere

Tito Boeri è un economista che mi piace molto. Mi piace quello che dice e come lo dice, mi trovo spesso (quasi sempre direi) d'accordo con lui, e ammiro la sua capacità di essere obiettivo: sa criticare quello che fanno destra e sinistra e che - a suo avviso - non è corretto, così come sa dare atto ad entrambi gli schieramenti di ciò che di buono hanno fatto (poco per la verità, negli ultimi 10 anni almeno...). Ecco perché leggo sempre con grande interesse ed attenzione quello che scrive, sulla Repubblica ma anche sul sito www.lavoce.info. L'articolo di oggi sul sito della Repubblica (leggi qui) non fa che confermare la mia positiva opinione.

Improvvisazione al potere

di TITO BOERI


Un mese fa il governo annunciava, per bocca del ministro del Welfare Sacconi, la proroga al 2009 della detassazione delle ore di lavoro straordinario, una misura volta a incoraggiare orari di lavoro più lunghi (per chi un lavoro ce l'ha e lo avrà anche nel 2009).
I tecnici del ministero del Welfare legittimavano pubblicamente questa scelta perché per "sostenere la crescita e incrementare la produzione occorre lavorare di più". Sabato, nella conferenza stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio Berlusconi ha, invece, proposto di ridurre l'orario di lavoro, portando la settimana lavorativa a 4 giorni. E gli stessi tecnici che avevano fino a qualche settimana fa elogiato la detassazione degli straordinari si sono affrettati a rimarcare (sugli stessi giornali che avevano ospitato i loro interventi precedenti) che queste misure serviranno per "fronteggiare l'emergenza economica e salvaguardare i livelli occupazionali".
Intuendo lo smarrimento degli italiani, poniamoci la domanda che molti di loro si saranno posti: aveva ragione il Governo (e i suoi tecnici) un mese fa a incoraggiare il lavoro straordinario o ha ragione il Governo (e i suoi tecnici) a sostenere ora esattamente il contrario, vale a dire, l'orario di lavoro ridotto?
A giudicare dalle esperienze internazionali, la risposta è nessuno dei due. La detassazione degli straordinari era una misura del tutto anacronistica in una fase recessiva, quando si tratta soprattutto di contenere la distruzione di posti di lavoro. I texani amano parlare senza mezzi termini. Il più titolato studioso di domanda di lavoro, Daniel Hamermesh, viene da lì e in un recente incontro all'Isae ha definito la detassazione degli straordinari una misura "demenziale" nell'attuale congiuntura.
Il giudizio lapidario non voleva, crediamo, incoraggiare a fare esattamente l'opposto anche perché non sempre l'opposto di una cosa demenziale è una cosa giusta. Eppure il Senatore Francesco Casoli, che sembra abbia ispirato le affermazioni di Berlusconi a favore degli orari ridotti, ha riesumato lo slogan comunista degli anni 90: "lavorare meno, lavorare tutti". Purtroppo, come mostrano le ripetute fallimentari esperienze francesi, prima con le 39 ore di Mitterrand e poi con le 35 ore della Aubry, ogni volta che lo stato riduce d'imperio l'orario di lavoro finisce per distruggere posti di lavoro e scontentare tutti, a partire dagli stessi lavoratori. Il fatto è che gli orari di lavoro non possono che essere definiti e contrattati azienda per azienda, sulla base delle specifiche esigenze dell'organizzazione del lavoro e del personale.
E' auspicabile che in molte aziende, invece di licenziare dei lavoratori, si riesca a rimodulare gli orari di lavoro, prevedendo orari di lavoro ridotti per molti, se non proprio per tutti. Ma sono scelte e decisioni che vanno prese azienda per azienda e nell'ambito di patti di solidarietà fra gli stessi lavoratori, che accettino in questo caso riduzioni del proprio salario mensile, pur di salvaguardare il posto di lavoro di altri lavoratori. Gli strumenti normativi per permettere tutto ciò, dalla Cassa Integrazione Ordinaria ai contratti di solidarietà, esistono già nel nostro paese. Quello che manca, semmai, è la contrattazione decentrata, azienda per azienda. Ma questo è un altro discorso. Non riguarda il Governo, ma le parti sociali.
Berlusconi nel lanciare la sua proposta sugli orari ridotti non ha citato il senatore Casoli, ma Angela Merkel. C'è una cosa che accomuna il nostro governo e quello tedesco. Entrambi stanno facendo molto poco per contrastare la recessione. Invece di stimolare la domanda, il Governo tedesco ha introdotto un sistema di garanzie agli investimenti (soprattutto delle piccole imprese e nell'industria dell'auto). Le garanzie, tuttavia, funzionano solo in fasi espansive, quando c'è una forte domanda di investimenti.
Il nostro paese ha addirittura varato misure, almeno sulla carta, di contrazione fiscale. Toglieranno risorse a famiglie e imprese, anziché metterne di più in circolazione. Forse per questo sia in Germania che in Italia chi è al governo preferisce parlare di materie che non sono di sua competenza, come l'orario di lavoro.
"La crisi è nelle mani dei consumatori" ha detto nella stessa conferenza stampa, il nostro Presidente del Consiglio. In verità la durata e l'intensità della crisi è innanzitutto nelle mani del governo. Dovrebbe dare ai cittadini messaggi meno contraddittori se vuole che aumenti la fiducia di famiglie e imprese. Dovrebbe parlare apertamente della crisi, invece di cercare di inventarsi altri terreni di confronto, come Nixon che di fronte all'esplosione dello scandalo Watergate decise nel 1972 di andare in Cina per spostare altrove l'attenzione generale.
Non è esorcizzando i problemi e chiedendo ai giornali di parlare d'altro (magari dedicando intere paginate alla band del ministro dell'Interno) che si risolve la crisi. Per questo speriamo che nessuno voglia raccogliere l'invito di Berlusconi a non pubblicare previsioni a tinte fosche, come quelle elaborate dal Centro Studi Confindustria, perché "le profezie negative si autoavverano". Al contrario, è proprio ridurre l'informazione e spargere finto ottimismo che allunga la crisi. Quando l'informazione non è accurata, aumenta solo l'incertezza, e l'incertezza è la peggiore nemica di quegli investimenti che ci porteranno, prima o poi, fuori dalla recessione.
(22 dicembre 2008)

venerdì, dicembre 19, 2008

Finalmente a casa...

Dopo 4 mesi sono finalmente rientrato a Caltanissetta: ed ho anche corso un bel rischio. Non so perché (forse dipendeva dal fatto che è l'ultimo venerdì prima di Natale?), ma oggi Milano era ancora più caotica del normale. Ed arrivare coi mezzi a Linate... beh non è stato facile: credevo che partendo due ore prima del volo dall'ufficio sarei - come altre volte è successo - arrivato con tranquillità in aeroporto. Ed invece sono arrivato che già l'imbarco era cominciato! E per fortuna avevo fatto il web-checkin (grande invenzione: in generale tutti i servizi che ti permettono di evitare le code facendo tutto comodamente dal PC riscuotono il mio consenso), altrimenti in questo momento sarei a Milano a lamentarmi del fatto di essere uscito troppo tardi dall'ufficio.
Mi piacerebbe poter dire che dopo tanto tempo, finalmente posso riposarmi un po'. In realtà lunedì prossimo mi tocca ancora lavorare - da casa però - ed esiste il rischio concreto che anche martedì subisca la stessa sorte. Ma quando si è a casa tutti questi disagi passano in secondo piano...

mercoledì, dicembre 17, 2008

Scende la pioggia...

... ed allontana le persone da Vörösmarty tér, sede di uno dei più bei mercatini di Natale di Budapest. Ma io non ho voluto arrendermi, ed essendo questa l'unica sera del periodo natalizio che trascorro nella capitale Ungherese (questo mese altre sono state le mie destinazioni) ho comunque accettato l'idea di camminare sotto la pioggia per godermi lo spettacolo (molto pubblicizzato su riviste e giornali, tra l'altro). Purtroppo, mi dispiace ammetterlo, la piggia ha avuto la meglio: poca gente, tante bancarelle chiuse, e difficoltà oggettive nel camminare senza bagnarsi e sporcarsi. Peccato, i mercati di Natale sono belli quando sono pieni, quando l'alone di magia che li avvolge investe anche tutte le persone che sono accorse a visitarli. Oggi non è stato così, e mi dispiace. Ci saranno - spero - altre occasioni in futuro per ammirare, in tutta la sua bellezza, questo spettacolo.

lunedì, dicembre 15, 2008

Il mio rapporto con gli aerei...

... sembra si stia rapidamente deteriorando: la settimana scorsa ne ho persi due, oggi arrivo a Malpensa e subito il mio volo ha 45 minuti di ritardo. Speriamo non finisca per peggiorare ulteriormente...

sabato, dicembre 13, 2008

Ancora poco...

... e le vacanze Natalizie avranno inizio! Certo, mi aspetta una settimana impegnativa (parto lunedì mattina per Praga, poi vado a Budapest), ma venerdì - dopo quasi 4 mesi (credo sia il mio record personale...) - torno a Caltanissetta: il Natale è un periodo da trascorrere con i propri cari, e quindi rientrare a casa è per me una tradizione. Ed ho un chiaro obiettivo per questi 15 giorni di ferie: riposarmi e non pensare al lavoro!
Oggi giornata tranquilla: smaltire una settimana fuori casa (tra l'altro, Belgrado è una città graziosa, con tante belle costruzioni - soprattutto chiese - ed una voglia di rinascita che si concretizza in una città in continua evoluzione, con nuove e modernissime costruzioni che spuntano - anche in un periodo "difficile" come l'attuale - come funghi) richiede tanto riposo, ed io sono rimasto a casa di mattina, e da mia sorella il pomeriggio: dove un torneo di Playstation a Pro Evolution Soccer 5 con Mario e Rino (il fidanzato di mia sorella) ancora in corso sta allietando il nostro pomeriggio.

giovedì, dicembre 11, 2008

Che ci faccio ancora sveglio?

E' l'una di notte, sono a Varsavia e tra poco più di sei ore ho un volo per Belgrado (via Vienna). Sono stanco e vorrei (dovrei anche...) dormire. Ma quando sei fuori il tempo vola via veloce, più di quanto tu vorresti. Ed anche se sei in viaggio, e quindi non puoi lavorare come se fossi in ufficio, ci sono comunque cento scadenze da rispettare e mille cose da completare. E se non riesci a farle nelle ore "usuali" di lavoro... beh non ti resta che rubare spazio al sonno. Per oggi, fortunatamente, ho terminato: domani sarà un'altra dura giornata, in questa volata finale che - nell'arco di pochi giorni - mi porterà finalmente alle agognate vacanze. Riposarsi è importante, ed io ne ho adesso veramente bisogno; il 19 è vicino, basta resistere ancora un po'...

martedì, dicembre 09, 2008

Una giornata storta...

Oggi mi sono dovuto alzare presto: alle 6:00 ero già pronto, aspettando un collega che doveva passarmi a prendere per andare a Malpensa. Sfortuna ha voluto che lui dimenticasse il passaporto, e ripassare da casa sua per prenderlo ci è stato fatale... Siamo arrivati troppo tardi al check-in e ci hanno rifiutato l'imbarco. Succede, viaggiando spesso bisogna mettere in conto anche incidenti di questo tipo. Però la conseguenza è stata che invece di arrivare a Lodz (città polacca tutt'altro che ridente: immaginate una Milano degli anni '60, con tante industrie e poco altro...) alle 12, siamo arrivati alle 6 del pomeriggio! Io sono a pezzi, e non posso pensare che sarebbe bastato arrivare 15 minuti prima per evitare queste sei ore di trambusto. Ok, oggi è stata una giornata storta: speriamo non si ripeta, però!

lunedì, dicembre 08, 2008

Bologna

Sabato e domenica sono stato a Bologna: con Mario abbiamo finalmente deciso di accettare l'invito che - ormai da mesi! - Santo ci rivolgeva per andarlo a trovare. Del resto Milano e Bologna non sono poi così lontane, e rivedere un vecchio amico, la sua compagna ed il suo figlioletto (un bellissimo bambino di 6 mesi che risponde al nome di Lorenzo) vale bene il viaggio. E' vero che quest'anno ero già andato due volte a trovarli, ma in precedenza si era trattata solo di una toccata e fuga, giusto un pranzo o una cena insieme e poi subito via. Ma questa volta no, questa volta abbiamo deciso di passare un po' di tempo insieme, ed anche se alla fine sono state poco più di 24 ore... è stato comunque molto piacevole e divertente. Per me e Mario di sicuro, ma credo anche per Santo, Tiziana e Lorenzo: e non solo perché l'hanno detto, ma soprattutto perché con i loro comportamenti me l'han fatto capire. Trascorrere il tempo insieme, uscire per negozi e bancarelle in questo primo ponte natalizio, sono tutte cose bellissime, che lasciano tanti ricordi a chi - come me - è sempre desideroso di averne...
Mi auguro possa tornare presto una nuova occasione per trascorrere insieme momenti felici: purtroppo loro per Natale non verranno in Sicilia, e quindi non avremo l'opportunità di incontrarci, ma non dubito che con l'anno nuovo riusciremo a crearci nuovo occasioni...

giovedì, dicembre 04, 2008

Paesaggi

Oggi sono andato a Lugano per lavoro, ed il cielo di un azzurro irreale mi ha regalato un paesaggio mozzafiato: è incredibile, ma andando da Milano verso Como si vedono le Alpi innevate, e col cielo sereno la luce rossastra del Sole ancora basso crea uno sfondo bellissimo. Certo, il freddo pungente (sotto zero, anche se di poco) fa battere i denti, ma lo spettacolo che è apparso questa mattina davanti i miei occhi è stato veramente impagabile...

lunedì, dicembre 01, 2008

Il mese delle feste...

Come Agosto è il mese delle vacanze, Dicembre è il mese delle feste. Tre giorni festivi al suo interno (a Milano addirittura 4, anche se quest'anno Sant'Ambrogio cade di domenica), ma soprattutto una atmosfera lieta nella seconda metà del mese, ne fatto diritto il mese delle feste, dove le persone dimenticano - o almeno ci provano - problemi e dissidi e cercano di ritrovarsi con i proprio affetti, familiari ed amici, per cercare insieme un po' di quella pace di cui ogni essere umano avvrebbe diritto. Tutto l'anno e non solo nel suo ultimo periodo. Ed allora benarrivato al dodicesimo mese di questo 2008, che possa portare gioia nel cuore di tutti e spianare la strada - sono un inguaribile ottimista - ad un radioso 2009...

mercoledì, novembre 26, 2008

Come cambiano le persone...

Ricordo ancora l'esordio di Jovanotti come cantante: eravamo alla fine degli anni '80, un periodo nel quale non sono mancati cantanti (o anche band) che hanno riscosso un successo enorme durato però solo il tempo di una estate. E lui, con canzoni tutto sommato stupide ma orecchiabili, aveva scoperto le luci della ribalta, il successo, quello che arriva all'improvviso e che in genere travolge e sconvolge le persone, fino al punto di farle perdere. Non avrei scommesso una lira su quel cantante, ero certo che sarebbe scomparso anche lui nel giro di una estate. Ed invece no: dopo alcuni anni trascorsi continuando a scrivere canzoni di basso valore artistico, è riuscito a dare una grande svolta alla sua musica. E' cresciuto come uomo (del resto a quel tempo aveva poco più di 20 anni!) e come cantante: ed oggi - passati i quaranta - scrive canzoni che non sono solo orecchiabili, ma sono proprio belle e profonde. E che ora anch'io ascolto con piacere...

lunedì, novembre 24, 2008

La prima neve

Sono 10 mesi ormai che sto a Milano, e la neve ancora non l'avevo vista. Ma stamattina, invece, la città si è svegliata sotto un manto bianco che l'ha ricoperta: e non solo Milano, anche tutti i paesi dell'hinterland ne hanno seguito la sorte. Ed il traffico, in questo condizioni, non poteva che congestionarsi. Per fortuna oggi a lavoro sono andato in autobus e quindi non ho avuto il problema di guidare in queste condizioni (stasera parto per Budapest, ed in questi casi evito sempre di lasciare l'auto parcheggiata per strada a Milano - non si sa mai che qualcuno decidesse di "appropriarsene"), ed ho anzi avuto una posizione privilegiata per osservare la gente, le strade, le auto. E devo ammettere che basta una spruzzata di neve per rendere veramente difficile (e pericolosa) la circolazionione...

sabato, novembre 22, 2008

Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli.

E' la scritta incisa a fuoco sull'anello di Sauron, l'anello del potere che è il grande protagonista della Trilogia di Tolkien. E Villari, oggi, ci conferma che continua ad essere così, che il potere acceca ed fa venire meno al senso del dovere persone che fino al giorno prima sembravano integerrime. Il potere corrompe, e chi ne viene investito difficilmente resiste al suo richiamo...

venerdì, novembre 21, 2008

Portare il Sole

Sembra quasi ch'io porti il Sole nelle città che visito: mercoledì ero a Milano, e finalmente un bel Sole ha baciato la città, poi son partito per Atene e è stata la capitale greca a godere - dopo giorni di maltempo! - dei caldi raggi della nostra Stella (con temperature di 20 gradi! Per essere a metà novembre non c'è male). Oggi rientro in Italia, speriamo che sia veramente io a portare con me Sole e bel tempo!

martedì, novembre 18, 2008

Raffreddore...

Per l'influenza è ancora presto (e quest'anno non ho neppure fatto il vaccino...), ma il primo raffreddore è - ahimé - già arrivato. Io seguo i consigli medici: niente antibiotici per questo genere di problemi. Ma forse qualche palliativo per contrastare i sintomi potrei anche prenderlo, anche perché ho una fastidiosissima tosse ed il naso chiuso non mi fa respirare bene... Ma per mettermi KO ci vuole ben altro ;-)

venerdì, novembre 14, 2008

Addio Eluana

 
Il destino è stato crudele con questa ragazza: ha spezzato la sua vita dopo appena 20 anni, e poi l'ha incatenata a questo mondo per quasi altrettanto. Ma ora, finalmente, il suo calvario sta finendo: Eluana potrà presto trovare quella pace che per tanto tempo le è stata negata. E con lei le persone che la amano: perché permettere a qualcuno di riposare in pace è un atto di amore, e sbaglia chi si ostina a dire il contrario, chi afferma che questo è un omicidio. Vivere non vuol dire respirare, ma provare emozioni e condividerle col mondo: quelle emozioni che a Eluana sono state negate. Lei è morta quel giorno, ed oggi finalmente qualcuno l'ha capito...

mercoledì, novembre 12, 2008

Ligabue: Il mio pensiero

Malpensa e quei banchi vuoti

Mi ha fatto quasi impressione vedere i banchi Alitalia senza alcun passeggero in attesa di fare il check-in: una decina di postazioni, ognuna con il suo addetto munito della divisa della compagnia di bandiera, completamente inoperose. E' la conseguenza delle scelte - a mio avviso sbagliate - che il personale Alitalia ha fatto: perché gli scioperi selvaggi fatto arrabbiare i passeggeri, ma ancor di più li fanno preoccupare per il futuro. E difatti sempre più gente preferisce scegliere altre compagnie perevitare il rischio di rimanere a terra. Una compagnia in difficoltà ha bisogno dei passeggeri per riempire i suoi voli: se fallisce anche in questo, non può avere nessun futuro...

martedì, novembre 11, 2008

Per chi dice che ai concorsi a premi non si vince mai

Ho comprato una bottiglietta di Cola-Cola (in realtà 4, ma non cambia la sostanza) ed ho voluto partecipare al concorso per vincere uno dei 10 mila kit addobbi natalizi by Trudi, mandando un SMS al numero indicato. sul retro. Non che ci credessi molto (ne vendono milioni di bottigliette, probabilità di vittoria alquanto ridotta quindi), né che il premio in se mi esaltasse, ma ogni tanto è anche piacevole tentare la sorte. Beh, ho vinto e mi hanno subito richiamato per chiedermi i dati per la spedizione del premio! Finalmente anch'io vinco qualcosa ;-)

venerdì, novembre 07, 2008

Un piccolo messaggio prima del fine settimana.

Finalmente posso scrivere un nuovo post in santa pace: la settimana lavorativa è terminata, e riesco così a trovare un po' di tempo per concentrarmi e scrivere qualcosa. La prima settimana del mese è sempre la più pesante per chi fa un lavoro come il mio: bisogna vedere come si è chiuso il mese e contabilizzare tutti i costi di competenza per dare una situazione quanto più possibile aderente alla realtà. Sembra facile, ma quando si seguono 4 società differenti su 8 mercati, allora ogni problema si ingigantisce. Poco male, anche questo mese sono sopravvissuto: i numeri non sono purtroppo belli (ma questo non dipende da me), ma almeno sono corretti ;-)
Oggi ho finalmente ripreso l'autoradio che avevo portato a riparare: il vivavoce BlueTooth non funzionava più bene (bell'eufemismo, diciamo che dopo 10 secondi andare in errore e non potevo più usarlo!), e quando ti abitui ad avere questa piccolo comodità, diventa difficile vivere senza! E devo dire che trascorrere 10 giorni senza autoradio è un vero calvario! Anche per brevi spostamenti la musica ti tiene compagnia, senza tutto sembra più triste e freddo.
Per il fine settimana non ho ancora definito cosa fare: di certo mi voglio riposare! Ma comunque domenica parto per Fabriano, sarà un'occasione per andare a cena con alcuni amici e rivedere un po' di colleghi. Due giorni nella città che mi ha ospitato per anni, per poi rientrare a Milano e ripartire - già l'indomani mattina - per Budapest: ormai ci ho fatto il callo, speriamo solo che il freddo inverno ungherese (che ho sperimentato 20 anni fa con temperature anche di -10 gradi) tardi ancora ad arrivare.

mercoledì, novembre 05, 2008

Il Mondo sta cambiando...

... se Barack Obama è riuscito a diventare Presidente degli Stati Uniti. Vedremo come agirà: le premesse sembrano interessanti, ma troppo spesso alle parole non sono seguiti i fatti. Visto il ruolo che l'America ha nel mondo, il suo destino influenzerà anche il nostro...

domenica, novembre 02, 2008

Dall'altare alla polvere (e ritorno) in due minuti

Lo meritava. E' vero che Massa ha perso tanti, troppi punti a causa di problemi tecnici o errori dei box, ma perdere per il secondo anno consecutivo un titolo mondiale per un punto (o peggio per il numero di gare vinte a pari punti), dopo aver avuto un vantaggio molto consistente, Hamilton proprio non lo meritava: e quindi - anche se è riuscito a vincere a causa di un problema occorso a Glock negli ultimi secondi - onore al vincitore di questo mondiale 2008, il mondiale più combattuto e bello che io abbia mai visto, ancora più di quello delle scorso anno (già avvincente di per sé). Alla Ferrari resta il titolo costruttori: del resto non si può sempre vincere all'ultima gara. Ne riparleremo il prossimo anno, con l'augurio di potere vedere ancora tanti bravi piloti e tanti colpi di scena nelle gare...

Quando la crisi tocca le persone che conosci

L'attuale crisi finanziaria sta creando tanta apprensione nel Mondo ma - fino ad ora almeno - io l'ho vissuta con distacco: è vero che mi sta facendo perdere un sacco di soldi in borsa, ma i soldi vanno e vengono e quindi - nonostante mi dispiaccia perderli - non ne faccio un dramma. Poi ci sono le persone che - a causa di questa crisi - stanno perdendo tutto, in primis il lavoro. Ma fino ad oggi questo era una situazione che non riguardava me, né le persone che conosco: pertanto era un non problema. Ed invece oggi ho ricevuto una email da un amico che lavora in Inghilterra: mi chiede come sto, come vanno le cose, e poi mi dice che la sua azienda sta licenziando 50 persone. E lui teme di potere essere tra queste 50. La crisi colpisce duro, e a farne le spese sono anche (Giacomo direbbe soprattutto) lavoratori che non c'entrano nulla con la cause scatenanti, che non hanno colpe per la bolla che è scoppiata e che ora si trovano (o rischiano di trovarsi) in mezzo ad una strada, senza nessuna concreta prospettiva almeno nell'immediato: perché i sostenitori delle blande tutele offerte ai lavoratori nei paesi Anglosassoni dicono sempre "Anche se hai meno tutele e quindi puoi essere licenziato da un giorno all'altro, ci metti un paio di settimane a trovare un nuovo posto di lavoro", ma questa affermazione - forse vera in periodi normali, dove singole aziende possono chiudere ma il mercato nel suo complesso è in buona salute - oggi non vale di certo: perché chi il lavoro oggi lo perde, difficilmente lo troverà nei prossimi mesi. Da oggi la crisi non è più così distante dal mio mondo...

martedì, ottobre 28, 2008

Rimanere sorpresi dalla persona che si voleva sorprendere...

Ho una buona memoria, e questo mi consente di ricordare tanti compleanni. E - quando ciò avviene - mi piace sorprendere e stupire la persona che compie gli anni con un messaggio particolare, con una dedica creata appositamente per lui/lei. Oggi era il compleanno di una collega ungherese che lavora per noi a Milano. E che oggi - purtroppo - è rimasta a casa con la febbre. Io pensavo di stupirla col mio SMS d'auguri. Ma lei, con la sua risposta, è riuscita a sorprendermi molto di più:
Quest'anno non è stato il massimo questo giorno, ma ho un regalo che mi rende più felice degli anni precedenti: amici nuovi in un paese straniero.

lunedì, ottobre 27, 2008

27 Ottobre 1999

Sono passati 9 anni da quel caldissimo mercoledì di fine ottobre, con Palermo che bruciava sotto un sole più che estivo: se non c'erano 40 gradi, poco ci mancava. Ma quel giorno - nella mia mente - è rimasto impresso soprattutto per un altro motivo: dopo cinque anni di università, primo del mio corso, raggiungevo l'agognato traguardo di tutti gli studenti, quella laurea che - nelle mie idee - avrebbe dovuto spalancarmi le porte del mondo. In parte l'ha pure fatto, ma in maniera completamente diversa rispetto a come io me l'aspettavo. Dopo quel giorno nulla fu più come prima: perché quando sei studente vedi la realtà in un certo modo, quando ormai hai finito di studiare e dei iniziare a cercarti un lavoro la visione cambia. E la mia cambiò in fretta: non ci volle poi tanto a trovare un lavoro (con numerosi colloqui - in Italia ed all'estero - fatti tra novembre e la prima settimana di dicembre), ma alla fine - era metà dicembre - l'unica cosa che avevo in mano era un contratto per lavorare in Belgio: dopo poche settimana la mia trasformazione da studente ad emigrante era completa. E - dopo di allora - la mia vita professionale si è interamente sviluppata fuori dalla mia terra...

venerdì, ottobre 24, 2008

Venerdì

Dei vari giorni della settimana, Venerdì è probabilmente questo che preferisco: perché apre ufficialmente il fine settimana, con tutto quello che comporta, dal non dover lavorare (la settimana corta mi avrà forse abituato male? Temo proprio di sì, visto che quando penso ad Alessandro - che invece di Sabato lavora regolarmente - mi gela il sangue nelle vene) all'uscire la sera con gli amici. Tutto il contrario della Domenica sera, quando in mente rimane quasi sempre fissa l'idea dell'ufficio che - da lì a poche ore - ci rivedrà nella solita routine quotidiana. Chissà, probabilmente - come diceva anche Leopardi - la gioia maggiore di una festa è nella sua attesa: ecco perché sono i Venerdì a riscuotere il successo maggiore ;-)

mercoledì, ottobre 22, 2008

Andare a lavorare quando ancora fuori è buio...

A volte mi chiedo perché vado in ufficio così presto ogni mattina, quando il Sole non si è ancora svegliato, quando sono le luci delle automobili ad illuminare le strade. Forse perché - una volta che mi sono alzato, ho fatto colazione ed una bella doccia calda - a casa nono saprei più cosa fare... Può essere, però è veramente così strano arrivare ogni giorno in un posto di lavoro deserto, che si popola solo dopo un'ora dal mio arrivo. Certo, così ho a disposizione 60 minuti senza nessuna interruzione, senza telefonate che ti distraggono da quello che stai facendo, ma resta il fatto che - magari - potrei anche cambiare l'inizio delle mie giornate.
Ma per fortuna da domenica il Sole sorgerà un'ora prima: così - almeno fino a dicembre - almeno riuscirò a vedere un barlume di luce prima di iniziare a lavorare...

sabato, ottobre 18, 2008

Come sprecare il proprio tempo (ed i soldi dei contribuenti)

Ieri sera, sulla versione on-line della Repubblica, ho letto una notizia che mi ha fatto riflettere su quanto tempo hanno da perdere determinare persone...

Ernie Chambers, in carica da 38 anni, voleva portare il Signore in tribunale per aver diffuso paura e terrore e di permettere catastrofi e sciagure

Usa, un senatore vuole fare causa a Dio "Respinta, l'Onnipotente non ha indirizzo"

Il giudice: è impossibile notificare l'atto all'accusato di MARCO PASQUA
Aveva fatto causa a Dio, responsabile, a suo dire, di aver diffuso paura e terrore in tutto il mondo. Ma il procedimento giudiziario non avrà alcun seguito: un giudice del Nebraska lo ha infatti respinto, perché Dio non ha alcun indirizzo al quale poter notificare l'avvio della causa. Si chiude così la vicenda che vede protagonista lo storico senatore democratico del Nebraska, Ernie Chambers, che, il 14 settembre dello scorso anno, aveva depositato la sua provocatoria causa in una corte del Nebraska.

Secondo il documento redatto dal senatore 71enne (definito da molti "l'uomo di colore più arrabbiato di tutto lo Stato"), Dio e tutti i suoi seguaci, sarebbero responsabili "delle continue minacce terroristiche, con conseguenti danni per milioni e milioni di persone in tutto il mondo". Minacce la cui credibilità è avallata, secondo Chambers, "dalla storia personale di Dio".

Nel documento gli si attribuisce anche la responsabilità di "terremoti, uragani, guerre e nascite di bimbi con malformazioni". Ancora: Dio è accusato di aver "distribuito, in forma scritta, documenti che servono a trasmettere paura, ansia, terrore e incertezza, al fine di ottenere obbedienza" da parte degli uomini.

Chambers ha spiegato di aver avviato questo procedimento per dimostrare che "tutti possono avere accesso a una corte, indipendentemente dal fatto se siano ricchi o poveri" e per sottolineare che "ognuno può essere citato in giudizio". Il suo obiettivo era di ottenere dai giudici una diffida, in cui si sarebbe dovuto sollecitare Dio a interrompere ogni genere di "minaccia" sul mondo.

La causa, comunque, non avrà alcun seguito, perché "non è stato possibile reperire un indirizzo ufficiale di Dio". Il giudice Marlon Polk si è appellato a una legge del Nebraska, secondo la quale chi avvia un procedimento giudiziario deve avere l'indirizzo della persona chiamata a difendersi in aula.

Chambers non si dà per vinto, e anzi si è detto soddisfatto della decisione del giudice. "La corte - ha dichiarato - ha ammesso l'esistenza di Dio. La conseguenza di questa decisione è che viene riconosciuta l'onniscienza di Dio. Quindi, se è vero che sa tutto, deve anche essere a conoscenza di questa causa". Il senatore, che è in carica da 38 anni, ha adesso 30 giorni di tempo per decidere se fare appello.

venerdì, ottobre 17, 2008

Sempre di corsa...

Eccomi di nuovo di corsa a dovere fare cento cose ma con un aereo da prendere tra poche ore... Mi sa che mi toccherà lavorare un po' questo fine settimana, perché se tra 30 minuti non sono già in macchina per andare in aeroporto, qui a Budapest ci rimango bloccato! E dire che l'aeroporto è così vicino - circa 25 chilometri dall'ufficio! Eppure a quest'ora in meno di 60 minuti non si arriva...

giovedì, ottobre 16, 2008

Chi direbbe mai che siamo a metà Ottobre?

Già, perché il tempo ci sta riservando tante sorprese dal punto di vista climatico: io - ad esempio - mai avrei pensato di trovare temperature prossime a 20 gradi anche la sera qui a Budapest! Ed invece le temperature si mantengono elevate tanto da consentire di uscire la sera in camicia: e pensare che qualcuno mi aveva detto "Guarda che a breve a Budapest ci dovrai andare col cappotto". Ma chi l'ha detto che solo perché si trova nell'Europa centrale l'Ungheria deve essere fredda già all'inizio dell'autunno??? Peccato però che per il fine settimana (dove le persone sono libere e potrebbero quindi sfruttare appieno le belle giornate) sia previsto brutto tempo :-(  Anni fa le previsioni del tempo sbagliavano spesso in maniera clamorosa, ma oggi l'affidabilità è tanto cresciuta: chissà, magari un bel ritorno al passato potrebbe fare comodo in questi giorni!

mercoledì, ottobre 15, 2008

Le quattro invenzioni che hanno cambiato la mia vita

  1. Il computer
  2. Il telefono cellulare
  3. Internet
  4. Il navigatore satellitare
E dubito che abbiano cambiato solo la mia, di vita: perché ognuna di esse (specialmente le prime tre) ha avuto un forte impatto sull'esistenza di ciascuno di noi. Positivo o negativo dipende dai punti di vista (il cellulare è l'esempio più lampante: ci rende sempre raggiungibili, a scapito della tranquillità, ma ci consente in ogni momento di contattare le persone che ci stanno a cuore), ma di certo hanno cambiato il nostro modo di vivere. E  chi le ha provate, difficilmente adesso sarebbe in grado di vivere bene senza di esse: io, sono il primo ad ammetterlo, non ci riuscirei, mi sentirei nudo senza potere contattare in ogni momento chi voglio, senza potere consultare (anche tramite cellulare) la mia casella email per vedere chi mi ha scritto. La tecnologia cambia il mondo, e noi ci abituiamo subito alle novità. Che diventano rapidamente parte del nostro mondo, e da cui quindi non vogliamo (o forse non possiamo) più separarci...

martedì, ottobre 14, 2008

Capisci di essere diventato un habitué di una città quando...

  • Appena scendi dall'aereo chiami un numero di telefono dicendo di venirti a prendere al terminal
  • Esci senza incertezze dall'aeroporto
  • Prendi un'auto e guidi per 20 chilometri senza consultare mappe o chiedere informazioni
  • Sai dove si può parcheggiare l'auto gratuitamente e dove invece bisogna pagare il parcheggio (e hai in tasca le monetine per farlo)
  • ... ma soprattutto quando entri in albergo ed il concierge ti saluta dicendo "Bentornato signor Crimì"

domenica, ottobre 12, 2008

Negramaro: Un passo indietro

venerdì, ottobre 10, 2008

Per fortuna è passata...

E' stata una settimana impegnativa in ufficio, con mille scadenze da rispettare... Ma per fortuna ora è finita! E' venerdì pomeriggio, sono le 18, sono ancora in ufficio a Lugano ma tra 5 minuti esco ed inizio questo nuovo fine settimana. Che non so cosa mi riservi (ma io confido sempre nel destino, prima o poi mi sorriderà veramente), ma che comunque mi aiuterà a rilassarmi dallo stress accumulato in questi ultimi giorni. La settimana prossima, ahimé, non credo che sarà diversa da questa... E' un periodo difficile, bisogna sapere affrontare le difficoltà e resistere aspettando tempi migliori. Che non tarderanno ad arrivare, spero!

martedì, ottobre 07, 2008

Fare tardi in ufficio...

Era tanto tempo che non mi capitava di fare così tardi in ufficio. E dire che anni fa per me era la norma andar via verso le 21 (dovevo anche avvisare, altrimenti mi lasciavano al buio!). Ma ora non più, ed ecco che oggi - che per chiudere alcune cose urgenti ho dovuto fare così tardi - mi sembra strano e particolare essere ancora in ufficio a quest'ora. Beh, finché resta solo un episodio sfortunato mi va pure bene. Sperando - ovviamente - che non si ripeta presto! Ma ora basta, non ho la forza per scrivere qualcosa di interessante: domani, forse, una giornata più leggera mi fornirà una nuova fonte di ispirazione...

sabato, ottobre 04, 2008

Il Sole d'Ottobre

Ma chi l'ha detto che ad Ottobre debba sempre piovere e far freddo? Oggi c'è un Sole bellissimo, ed anche se le temperature non sono elevatissime (comunque si sfiorano i 20°C), basta volgere il naso all'insù ed ammirare il cielo azzurro per sorridere e scoprire quanto sa essere bella la natura anche in Autunno. Oggi finalmente una giornata di riposo, dopo una settimana pesante e faticosa, con la solita trasferta a Budapest dove c'è sempre tanto, troppo da fare... La prossima resto a Milano, ma - ahimé - temo che a livello di stress non sarà migliore rispetto alla scorsa: è un periodo pieno in ufficio, con tante scadenze che si sovrappongono e che vanno gestite tutte. Passerà, è solo questione di tempo...
P.S. Oggi è il 4 ottobre, giorno di San Francesco d'Assisi protettore d'Italia: ed allora auguri a tutti i Francesco e Francesca. Io - a quelli che conosco - gli auguri li ho già fatti: perché credo faccia sempre piacere quando qualcuno si ricorda di date per qualunque motivo importanti per noi.

mercoledì, ottobre 01, 2008

Sei anni: 1° Ottobre 2002-1° Ottobre 2008

Era una fredda mattina di autunno, una di quelle che ti invita a restare a letto fino a tardi. Ed invece no, alle 6 del mattino ero già in macchina: perché anche se fino al giorno prima avevo regolarmente lavorato a Roma, quella mattina dovevo andare a Fabriano per iniziare il mio lavoro alla Merloni Elettrodomestici. Un viaggio in una realtà nuova, in una città che conoscevo solo per la carta e gli album da disegno, un paese immerso nelle montagne dell'Appennino dove - da quel giorno - avrei iniziato a vivere. Ricordo ancora le prime persone che ho incontrato, da Claudia Stella (che ormai ha lasciato da anni l'azienda ma che ho comunque rivisto meno di un mese fa) ad Andrea Beciani, passando per la Cazorzi... Non avrei mai pensato di rimanere così a lungo in azienda: del resto dopo due esperienze durante ciascuna meno di due anni ero convinto che anche in questo caso sarebbe stata un'avventura breve. Ma mi sbagliavo di grosso. In questi sei anni sono cresciuto professionalmente ma ancor di più umanamente: spero - tra altri sei anni - di potere nuovamente dirlo per quello che mi aspetterà nel prossimo futuro...

domenica, settembre 28, 2008

Quando la tecnologia ti tradisce...

La Ferrari si affida ad un sensore per dare il via libera alla ripartenza dopo il pit-stop, e questo sbaglia clamorosamente il segnale! Una gara BUTTATA via, regalata ad Hamilton che - anche non vincendo la gara - guadagnerà quei punti su Massa che potranno aiutarlo a vincere il mondiale...

sabato, settembre 27, 2008

Centesimo post dell'anno: Comunicato politico numero 1

Siamo a quota cento: un numero tondo merita un post speciale. E quindi voglio pubblicare l'email che ieri Giacomo ha inviato urbi et orbi a chi mi conosce a Fabriano.




Il nucleo BR di Fabriano annuncia che Stefano Crimì, l’unico ed inimitabile moralizzatore, sindacalista dei potenti e avvocato degli impuniti, verrà sequestrato questa sera e tenuto prigioniero presso il covo di via Follereau, dietro un tramezzo del Lodo backpackers hostel.
Parteciperà alla riunione clandestina di tutti i brigatisti indetta dall’ideologo del movimento, il superlatitante Giuseppe Grillo detto Beppe, presso il palazzo dello Sport di Fabriano sabato 27 alle ore 21.

Verrà rilasciato soltanto nel tardo pomeriggio di domenica 28 settembre dopo essere stato costretto a collaborare ad una delle attività criminali del movimento.
Il Crimì dovrà infatti raccogliere tutti i cellulari usati e non funzionanti di brigatisti e simpatizzanti per poi portarli presso i centri di raccolta di Milano ove verranno riparati e rivenduti per poter finanziare la lotta armata (ufficialmente si tratta di costruire una casa per ragazze madri con bambini in difficoltà ma è solo una copertura).

Lanciamo quindi un appello per consegnare tra sabato e domenica tutti i vostri vecchi cellulari rotti o inutilizzati al Crimì.
Per maggiori informazioni visitare il sito: www.donaphone.it

Nucleo BR Fabriano

Compagno CRISTALLIERO
Compagno TRASPARELLI
Compagno VETROVICI

venerdì, settembre 26, 2008

Quanto è strano...

... ritornare dopo tanto tempo in un posto dove si son trascorsi anni, dove ogni angolo era noto ed ora appare così diverso, dove la gente che conosci è ancora tanta, ma è circondata da tante facce nuove. Son già passati 8 mesi da quando sono andato via, e solo ora torno per trascorrere un fine settimana con gli amici, e mi accorgo - da tante piccole cose - che la città è cambiata, e con essa le persone. La vita, in fondo, prosegue per tutti, ed il tempo cambia inevitabilmente tutto. Tranne forse i rapporti umani più solidi: che non vengono da esso scalfiti, ma che anzi sanno uscirne rafforzati. Sarà un bel fine settimana, da passare con Giacomo, Cristiano e Valerio. E tutti gli altri che avranno piacere di aggregarsi a noi...

domenica, settembre 21, 2008

Mi lasceranno a piedi?

Domattina parto per Budapest: ormai la valigia è la mia fedele compagna di avventure, e dopo essere stato due giorni ad Atene la scorsa settimana (questa volta, per fortuna, sono riuscito almeno a vedere - e neppure da troppo lontano - l'Acropoli e il Partenone), domani mi accompagnerà in una nuova settimana di lavoro fuori. Parto con la Malev, e questo mi rassicura per quanto riguarda l'andata: ma giovedì rientro su Roma con un volo Alitalia. Dall'ufficio viaggi mi hanno chiesto se ero sicuro del volo: sul momento non ho capito cosa intendessero, dire, quale fosse la loro perplessità, ma ripensandoci poi ho capito he giovedì i voli Alitalia potrebbero proprio non esserci, vista la situatione nella quale naviga la compagnia. Speriamo bene. E speriamo bene anche per il volo - sempre Alitalia - che ho prenotato per il 19 dicembre per tornare a casa: trovare un posto su un volo a ridosso delle vacanze natalizie non è certo impresa semplice.

giovedì, settembre 18, 2008

E loro esultano...


La trattativa con la CAI è fallita, l'offerta è stata ritirata. Per l'Alitalia si apre la strada che porta al fallimento: eppure qualcuno - tra i dipendenti - esulta: come è possibile? Non si rendono conto di quello che li aspetta? La proposta della CAI non era certo bellissima, rispetto a quella di qualche mese fa di Air France (anch'essa comunque rispedita al mittente dai sindacati) era certamente peggiorativa. Ma se l'alternativa è il fallimento, forse bisognerebbe riconsiderare la propria posizione: meglio accettare condizioni cattive se l'alternativa è la disoccupazione. O forse qualcuno pensa che sarà - ancora una volta - lo Stato a pagare, a continuare ad elargire retribuzioni fuori mercato (in confronto alle prestazioni/risultati della società)? Speriamo non sia così, perché l'Alitalia ha già assorbito tanti soldi pubblici: continuare ad iniettarne a fondo perduto non sarebbe corretto nei confronti della stragrande maggioranza degli Italiani. Che l'Alitalia chiuda. Dalle sue ceneri (visto che il mercato esiste ed ha comunque bisogno di voli aerei) nascerà qualcos'altro: che assorbirà gli ex dipendenti Alitalia a condizioni di mercato: che saranno peggiori rispetto a quelle vecchie (insostenibili) praticate dalla compagnia di bandiera, ma che saranno certamente decorose...

martedì, settembre 16, 2008

Autunno

Tecnicamente manca ancora una settimana, ma ormai le temperature sono scese al punto da rendere inevitabile la presa di coscienza che l'estate è finita. E non è solo il freddo, anche la pioggia (ma a dire il vero oggi a Milano - dopo tanti giorni di tempo brutto - è spuntato un po' di Sole) ci ricorda che la brutta stagione è ormai arrivata. Ed è un vero peccato: perché la luce, il caldo, le belle giornate, contribuiscono a migliorare l'umore, a rendere piacevoli le giornate e più sopportabili le cose spiacevoli che inevitabilmente si verificano nella nostra vita. Ma ciclicamente assistiamo a questa morte della natura... Un monito - forse - a ricordarci che nella vita nulla può rimanenre immutato per sempre. E che tutto cambia, a volte in peggio, a volte in meglio, in una girandola infinita che investe la vita di ciascuno di noi.

giovedì, settembre 11, 2008

Bucarest

Lunedì e martedì sono stato a Bucarest (e con questo il conto delle capitali europee nelle quali non sono mai stato si assottiglia ulteriormente), e tanto per cambiare per motivi di lavoro. La città - non me ne vogliamo i rumeni - non mi è piaciuta: sarà anche stata colpa di Ceauşescu, ma ho come l'impressione che la città sia rimasta ancora molto indietro. E non è solo una questione architettonica (caseggiati enormi e anonimi), ma anche di organizzazione: traffico da fare accapponare la pelle (a confronto Milano è una amena località di montagna), caos e guida "sportiva" dei abitanti non la rendono certo una città confortevole. Insomma, non mi pare reggere il confronto con altre città dell'est europeo, da Praga a Budapest, che pure hanno condiviso un passato al di là della cortina di ferro. Forse è questione di tempo: gli investimenti, in Romania, sono probabilmente arrivati qualche anno dopo rispetto alle altre nazioni dell'ex blocco comunista. Ma - sinceramente - non credo che siano sufficienti solo i soldi per rendere bella una città...

lunedì, settembre 08, 2008

Scene da un matrimonio

Erano anni che non andavo ad un matrimonio: dopo la scorpacciata del 2004-2005 (4 matrimoni in 9 mesi), per oltre 3 anni non ho più partecipato a nessuna cerimonia. Ma sabato scorso ho avuto il piacere di essere invitato al matrimonio di Patrizia, una ragazza che lavora a Fabriano e con la quale ho legato tanto: anche per questo mi ha fatto piacere essere invitato, nonostante ormai non ci si veda più in ufficio... Il posto era molto bello (l'Abbazia di Santa Giustina a Sezzadio, in provincia di Alessandria), con la chiesa attaccata al casale adibito a ristorante, con un bellissimo giardino e piante rampicanti che ricoprono le pareti. Ma è soprattutto l'atmosfera che è bella, la gioia negli occhi degli sposi (e in buona parte degli invitati) infonde emozioni: perché ti fa capire - qualora te ne dimenticassi - che la felicità esiste. Magari non eterna, magari in mezzo a mille difficoltà e momenti difficile, ma esiste e prima o poi può raggiungere tutti.
Ed è stato bello rivedere anche alcune persone di Fabriano che non vedevo da tempo: Alessandra, Paolo, Sara, Marina... Io mi sono divertito, ed anche se le (poche) foto che ho scattato non potranno certo farlo cogliere appieno, ho comunque voglia di condividerle con gli altri...




mercoledì, settembre 03, 2008

Il blog dei desideri

Ieri su questo blog mi chiedevo quando mai avrebbero finito i lavori alla viabilità del Sempione: immaginatevi il mio stupore quando questa mattina non ho più visto i segnali di restringimento (dove - puntualmente - iniziava la fila). Ebbene sì, hanno completato i lavori ed aperto lo svincolo! La statale del Sempione, finalmente, confluisce direttamente nella bretella autostradale che dalla nuova fiera di Milano arriva alla A8. Per me questo significa un enorme risparmio di tempo la mattina, quando tutti vanno al lavoro ed il flusso di veicoli bloccava sempre le strade: non per nulla stamattina ho impiegato 12 minuti per arrivare in ufficio!

Forse dovrei iniziare a scrivere post su "Quando vincerò al superenalotto?": magari anche questo si avvera ;-)

martedì, settembre 02, 2008

Il traffico

Tra le cose che odio, uno dei primi posti è occupato senz'altro dal traffico: non lo sopporto. Rimanere imbottigliato è una cosa che odio, e forse anche per questo preferisco le piccole cittadine alle grandi metropoli. Purtroppo quando vivi nel milanese diventa molto difficile evitare il traffico. Specialmente in questo periodo, nel quale tutto l'asse del Sempione è interessato da tanti lavori... Prima o poi la viabilità - dicono - diventerà scorrevolissima. Ma oggi (come ieri) sono rimasto imbottigliato all'altezza della tangenziale ovest, impiegando oltre 20 minuti per fare meno di un chilometro: li finiranno mai questi benedetti lavori???

lunedì, settembre 01, 2008

Settembre

Settembre l'ho sempre vissuto come il mese che segna la fine dell'estate, delle vacanze, dell'ora legale (anche se - da una decina d'anni, questo ruolo è stato preso da Ottobre): un mese triste, quindi. Ed oggi - che è il 1° di settembre - inizia con un bel temporarale, cielo nero e traffico bloccato (pare essere la norma, quando piove...). Insomma, se il buon giorno si vede dal mattino direi che questo Settembre si apre sotto il peggiore degli auspici... Potrà migliorare nei prossimi 30 giorni? Speriamo...

venerdì, agosto 29, 2008

Avevano ragione loro...

... pochi giorni sono sufficienti a riambientarsi, a rientrare nella routine lavorativa: con tutto quello che comporta, anche in termini di stress. Ma oggi è venerdì, inizia il fine settimana: basta arrivare a questa sera. Ma non sarà facile: l'ultimo giorno (lavorativo) del mese è sempre infuocato, e quindi ci sarà da sudare. Ma ciò non fa che contribuire a rendere ancora più piacevole l'idea del riposo dei prossimi due giorni.

mercoledì, agosto 27, 2008

Ma quanto ci vuole...

... per riabituarsi al lavoro dopo le ferie estive? Io penso 11 mesi (giusto il tempo che arrivino quelle del prossimo anno), ma qualcuno sostiene che sono sufficienti 3 giorni. Oggi, per me, è proprio il terzo giorno: vediamo chi ha ragione...

domenica, agosto 24, 2008

Cose da (non) fare durante le soste in aeroporto

La tecnologia - ahimè - ci rende schiavi. E quindi quando ti tocca passare due ore abbondanti in aeroporto per aspettare la coincidenza (ma qui è anche colpa dell'Alitalia, che ha soppresso il mio primo volo sostituendolo con uno che partiva un'ora prima: risultato, a Roma mi tocca aspettare un'ora in più...), è facile cascare nel tranello di collegarti ad Internet per vedere cosa è successo nel mondo. E scoprire così che poco fa c'è stato un nuovo  incidente aereo in Kirgikistan, costato la vita ad oltre 100 persone: proprio rassicurante...

I Pastori (Gabriele d'Annunzio)

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?

venerdì, agosto 22, 2008

Illusioni ottiche

E' incredibile come la mente si lasci ingannare dagli occhi: guardate la scacchiera, focalizzando l'attenzione sui quadratini A e B. Quale dei due è riempito con il colore più chiaro? Sembra scontato... ma in realtà i due colori sono uguali!

Non ci credete? Scaricate l'immagine sul PC ed apritela con un programma di grafica: andate a vedere il colore usato nelle due caselle, e scoprirete che è esattamente lo stesso (RGB 120,120,120)

giovedì, agosto 21, 2008

Disastri aerei e paura di volare

Probabilmente tutti voi avrete sentito del terribile incidente di Madrid, costato la vita ad oltre 150 persone (e speriamo che nessuno dei feriti si aggiunga alla già troppo lunga lista). Sono eventi drammatici, che inevitabilmente finiscono anche per spaventare chi deve volare: ed è particolare che - nonostante l'automobile sia decisamente più pericolosa e i morti per incidenti stradali siano ahimé all'ordine del giorno - quando prendiamo l'auto non pensiamo mai all'eventualità che qualcosa possa andare storto mentre quando ci imbarchiamo su un aereo... allora il pensiero che qualcosa di brutto possa accadere sfiora la nostra mente (non sempre, è chiaro, ma almeno qualche volta sì). E' irrazionale, ma la paura non ha certo bisogno di spiegazioni logiche: ci prende e basta. Ed anche se io non ho paura di volare (del resto ho preso e continuo a prendere l'aereo talmente spesso che non posso permettermi di averne), non nego che ogni volta che vedo in TV o sui giornali un disastro aereo un brivido attraversa la mia schiena. E, forte delle statistiche, mi ripeto sempre: "Non capiterà mai sul mio volo..."

martedì, agosto 19, 2008

Cene

Le vacanze per me sono anche l'occasione di rivedere amici o ex colleghi che continuano a vivere (e magari anche a lavorare) in Sicilia. Spesso sono le cene ad essere dedicate a questi incontri: e così infatti è successo sabato scorso a Castelbuono con Gabriele e Giovanna (avrebbe dovuto esserci anche Fabio, ma ha misteriosamente perso il volo Londra-Palermo: non ha ancora voluto spiegarci cosa è accaduto) e ieri ad Acireale con Antonio e Claudia. Deliziose serate nelle quali si chiacchiera e si sta bene insieme: ed anche se si rientra a casa tardi (2 del mattino, considerando che mi sono svegliato alle 4...) ed un po' stanchi, il piacere che lasciano queste serate compensa bene il disagio degli spostamenti...

Per questa estate - probabilmente - le occasioni di rivedere persone lontane sono ormai finite. Ma presto ce ne saranno di nuove...

lunedì, agosto 18, 2008

Rientrare in città...

No, per fortuna le ferie non sono ancora finite (anche se mancano pochi giorni: lunedì prossimo si rientrare in ufficio...), ma stamattina - complice la partenza del volo di mia sorella (sveglia alle 4 per accompagnarla in aeroporto a Palermo) - sono rientrato a Caltanissetta. Fare il bagno al mare e prendere il sole è bello, ma va preso a piccole dosi: due settimane sono sicuramente sufficienti, tanto per prendere un po' di colore (che tristezza pensare a quando al mare andavo quasi ogni fine settimana da maggio a settembre) quanto per rilassarmi e ricaricare le batterie (anche se - maledetta tecnologia che ti rende rintracciabile e "connesso" anche in vacanza - ormai non riesco più a staccare la spina completamente, ed infatti anche durante questi giorni di vacanza ho continuato a leggere le email per vedere se c'era qualche richiesta urgente...). Ora godiamoci questi ultimi giorni a Caltanissetta, in una città non più deserta ma comunque ancora semi vuota..

giovedì, agosto 07, 2008

La gente della notte

Sono passati 12 anni. Eppure mi sembra ieri. Agosto 1996, la prima di tre estati consecutive passate con gli amici a Finale di Pollina: Santo, Mario, Luigi, Benedetto, Agostino, Angelo. Coi primi due ci sentiamo/vediamo regolarmente (specie con Mario che - vivendo a Erba - è a meno di un'ora da casa mia), con Luigi ci vediamo ogni tanto quando torno a Caltanissetta, con gli altri i rapporti si sono (purtroppo) completamente persi. Ma i ricordi di quei giorni sono vivissimi, ed ogni volta che torno qui, sorrido ripensando a tutte le vicende che ci sono capitate: i bagni di mezzanotte tanto cari a Santo, il Varesotto (mai saputo il vero nome...) che cercava di autoinvitarsi a pranzo e cena, i cornetti caldi alle 3 del mattino, Alessia, Tiziana e Ileana che vengono a trovarci in treno (con me costretto a fare l'alzataccia per andarle a prendere a Cefalù) per fare una sorpresa ai rispettivi fidanzati. E ripenso anche ai giochi organizzati al residence, con noi che partecipavamo a tutti, dal Musichiere alla caccia al tesoro, usando "La gente della notte" come nome della squadra. E quando alla radio sento l'omonima canzone di Jovanotti (che in fondo ci aveva ispirato quel nome), non posso non ripensare a quei momenti spensierati di tanti anni fa...

mercoledì, agosto 06, 2008

Sole e mare...

Son tre giorni che prendo il Sole, ma gli effetti mi sembrano molto modesti. Forse la protezione 30 che sto usando è troppo alta. Oppure sono gli orari ad essere sbagliati (seguo le indicazioni degli esperti, evito di espormi dalle 12 alle 17). O forse ancora è solo questione di tempo: i pigmenti hanno bisog o di alcuni giorni per formarsi... Speriamo bene, mi seccherebbe rimanere bianco dopo tante giornate di mare!

sabato, agosto 02, 2008

E finalmente...

... le ferie sono arrivate! Desiderate all'inverosimile, difficili da iniziare, esse hanno saputo farsi attendere come ben si conviene ad ogni evento lieto della vita: ma ora sono qui, ed io voglio sono sfruttarle per fare quello che più mi piace...

Solo un commento sulla trasferta a Praga: mentre stavamo atterrando il mio capo mi dice: "Praga sembra Disneyland: costruita a tavolino per i visitatori. Non pare neppure vera, con le sue torri ed i suoi palazzi antichi". Ed aveva ragione: quel poco che ho potuto vedere nelle due ore che abbiamo passato in giro per le vie del centro, è stato di un fascino indescrivibile.

giovedì, luglio 31, 2008

Meno uno...

Ogni conto alla rovescia, prima o poi, arriva al termine: il mio, ancora, deve eliminare l'ultimo giorno, ma dopo avere atteso tanto tempo, 24 ore sono niente. Ed ecco - quindi - che sento nella mia mente un orologio che scandisce le ore, i minuti, i secondi che ancora mi tengono lontano dalle agognate (e secondo me meritate) ferie. Poche ore ancora, e potrò imbarcarmi su quel volo che mi riporterà a casa: che non è sarà che avevo pensato, quello che avevo con tanta cura prenotato da mesi. Perché in un lavoro imprevedibile che mi porta un po' ovunque in Europa, c'è ancora spazio per aggiungere una nuova capitale all'elenco delle città dove sono stato: oggi sono a Budapest, e stasera atterro a Praga. Città bellissima, di cui ho tanto sentito parlare ma che non ho mai visto. Come al solito - ahimé - non avrò la possibilità di visitarla, ma spero comunque che un giro al centro mi consenta di subire il fascino di una città che, anche se ferita dall'inondazione del 2002, resta comunque una delle più belle al mondo.

lunedì, luglio 28, 2008

8 milioni di famiglie in vacanza...

... ma nessuna - mi pare - è partita dalla zona in cui cui abito, perché questa mattina il traffico era tale e quale quello che ogni giorno si riversa sulle strade...

Forza, ultima settimana di lavoro...


venerdì, luglio 25, 2008

Strade

Camminando in strada, specie quando c'è traffico, si ha l'opportunità di vedere di tutto: donne che si truccano, uomini che leggono il giornale, cani sul sedile posteriore dell'auto che quasi si affacciano dal finestrino. A volte mi viene voglia di portare con me una macchina fotografica per immortalare le scene più curiose. Ma poi rifletto sul fatto che qualcuno potrebbe non essere d'accordo ad essere fotografato in una simile posa: ed in effetti anche a me (che pure non faccio nessuna delle attività sopra citate) darebbe fastidio se il vicino di coda iniziasse a scattarmi delle foto...

mercoledì, luglio 23, 2008

Meno 9 (da Budapest)

Le mie trasferte in giro per l'Europa continuano imperterrite: dopo Atene, questa settimana tocca a Budapest (che - mio malgrado - diventerà presto una tappa fissa nelle mie trasferte). Ma anche qui non posso non pensare al fatto che un altro giorno sta passando, ed il mio conto alla rovescia si avvicina ancor di più a quel fatidico zero che - alle 18:10 del 1° agosto - mi vedrà imbarcato su un volo Alitalia (che il Cielo voglia non fallisca prima!) che mi porta a casa, dove finalmente avranno inizio le mie ferie. Ed anche se ancora non ho ben chiaro che farò (una casa al mare ti offre un paracadute incredibile in questi casi: se non riesco ad organizzarmi diversamente, posso sempre andare lì senza il problema di non aver prenotato prima...), l'idea stessa di smettere di lavorare per 3 settimane fa subito comparire un bel sorriso sul mio viso!

P.S. In realtà la casa al mare è una camicia di Nesso: avendo il paracadute non riesco ad avere la necessaria determinazione per cercare un'altra vacanza magari più divertente...

lunedì, luglio 21, 2008

Undici...

... sono i giorni che ancora mi separano dalle vacanze: qualcuni potrebbe dire che esagero a tenere il conto e fare una sorta di "conto alla rovescia", ma non vedo l'ora che arrivino, e quindi mi sembra più che giustificato contarli. E non vedere l'ora che il numero scenda a zero ;-)

giovedì, luglio 17, 2008

Atene, 20 anni dopo

Venti anni fa ero nel porto di Brindisi, già pronto ad imbarcarmi per la Grecia. Eppure ieri è stata la prima volta che ho messo piede in questo Paese! Un piccolo impedimento mi impedì a suo tempo di visitare Atene: oggi, pur essendo fisicamente qui, è il lavoro ad impedirmelo... Una sola sera, poche ore per cogliere qualche scorcio di un Paese ricco di storia, di cui ho letto tanto sui libri ma di cui non ho mai visto nulla. E di cui - purtroppo - potrò vedere pochissimo. Un giorno, spero, potrò veramente recuperare quell'incidente di tanti anni fa...

P.S. Sulla tratta Milano-Atene l'Alitalia non è più presente. Mi sembra veramente un peccato che la compagnia di bandiera rinunci a rotte comunque importanti: perché tra la possibilità di volare Alitalia con scalo a Roma, e quella di prendere un volo diretto (ci sono 2 diverse compagnia che lo offrono), penso che il 90% delle persone preferirà la seconda opzione...

P.P.S. Ho approfittato della quasi 3 ore di volo per terminare la lettura de "La scomparsa di Patò". Se qualcuno vuole propormi nuovi titoli da leggere è il benvenuto...

lunedì, luglio 14, 2008

Lampi nella notte

Ieri sembrava la tipica "notte buia e tempestosa" che da l'incipit a tante storielle spaventose: ed il effetti i lampi squarciavano le tenebre con la loro luce, seguiti a breve distanza da tuoni fragorosi che impaurivano i bambini (e probabilmente anche tanti adulti): a giudicare dal tempo, non si direbbe che siamo già a metà luglio. E poi, vedere il lago di Como che invade le strade (ieri sera aveva appena rotto gli argini, ma stanotte ho sentito alla radio che l'acqua è arrivata nel centro della città...), fa un effetto particolare: è un altro segnale della forza della Natura, che ci concede di vivere su questo Pianeta ma che - di tanto in tanto - ci ricorda che è essa la vera padrona del mondo...

domenica, luglio 13, 2008

Saldi

Ebbene sì, neppure io resisto al fascino dei saldi: del resto, perché comprare a prezzo pieno ciò che - a distanza di un paio di mesi - può essere acquistato con un buono sconto (diciamo almeno il 20%)? E così oggi (ieri in realtà, vista l'ora...) ha comperato un po' di cose: niente di eccezionale, per carità, ma un paio di scarpe, un costume ed un infradito per il mare sono entrati a far parte del mio guardaroba. E come ogni anno, non posso non notare come i negozi - almeno nel periodo degli sconti - sono strapieni di gente, che si affanna a cercare affari veri o presunti, ma che di certo compra e svuota i negozi. Negozi nei quali gli articoli iniziano a scarseggiare fin dai primi giorni (io stesso ho dovuto in più occasioni constatare la mancanza della mia misura, specie per le scarpe), segno questo che la merce di esaurisce e che quindi i pianti di miseria che periodicamente arrivano da parte dei commercianti sono forse un tantino esagerati. Ma ognuno tira acqua al suo mulino, e lamentarsi - probabilmente - è un ottima arma che i negozionati hanno sempre utilizzato e continueranno a sfruttare anche nel futuro: basta esserne coscienti ed attribuire a tali lamenti il giusto peso...

martedì, luglio 08, 2008

Luglio

Luglio è già piena estate, e le sue giornate sono calde e ricche di Sole (anche se a Milano ormai da una decina di giorni ogni sera/notte inizia a piovere): è un mese buono per andare al mare a rilassarsi. Quando andavo a scuola e poi all'università anch'io ci riuscivo. Ma purtroppo l'età adulta ha altri ritmi, che impongono riti differenti. E così luglio diventa un mese come gli altri, con gli impegni quotidiani legati al lavoro. E per le vacanze - quanto mai desiderate - non resta che aspettare agosto: che - per grandi e piccini - è sempre sinonimo di riposo...

venerdì, luglio 04, 2008

Libri

Non sono una persona che ama leggere, ed in effetti in vita mia non ho certo divorato tanti libri (bell'eufemismo). Ultimamente, però, ho comprato due libri: il primo - il Candido di Voltaire - l'ho già letto. Il secondo, La scomparsa di Patò di Camilleri, ho appena iniziato a leggerlo... Non so quando lo finirò, nonostante non sia lungo la mia scarsa propensione a dedicare tempo alla lettura mi porterà ad allungare i tempi, ma è comunque un inizio. E ringrazio le persone che questi due libri me li hanno suggerito perché è stato per me un modo per accostarmi alla lettura...

giovedì, luglio 03, 2008

Questi giorni...

Sono giorni strani, questi: è periodo di cambiamenti, ed il cambiamento può portare effetti positivi o negativi. Insomma, è imprevedibile. E questo può spaventare. A me spaventa di certo, magari perché l'ottimismo che spesso ostento è forse solo una scudo per nascondere il mio pessimismo, che in momenti come questo esplode e mi avvinghia con le sue spire. Mai bagnarsi prima che piova, dice un vecchio adagio. Speriamo...

lunedì, giugno 30, 2008

La forza della natura

E' incredibile con quanta violenza e velocità la Natura riesca a cambiare il corso delle giornate. Ieri (come del resto sabato) è stata una giornata bollente, con temperature ben al di sopra dei 30 gradi. Eppure in serata è scoppiato un temporale di una violenza inaudita, che ha rovesciato sul terreno una quantità incredibile di acqua, ma anche sradicato alberi e pali. E proprio un albero è caduto sulla strada che stavo percorrendo per tornare a casa: parliamo di una superstrada con due corsie per carreggiata, una di quelle dove il limite è 110km/h. Certo, con la pioggia le velocità si riducono, ma comunque i mezzi si muovevano a 80-90km/h: trovarsi all'improvviso un albero che ti blocca la via non è certo una cosa bella. Ieri - per fortuna - non è successo nulla. Ma sarebbe bastato un attimo perché qualcuno ci rimettesse la vita: un grosso tronco che ti casca in testa non ti da scampo. Ed anche chi è sempre attento e guida in piena sicurezza, in queste circostanze rischia di fare una brutta fine...

giovedì, giugno 26, 2008

Budapest

Il mondo è cambiato da quanto - parlo delle vacanze di Natale del 1986 e quelle dell'anno successivo - ho visitato Budapest con i miei genitori. E la città - ovviamente - non poteva essere rimasta uguale: viali un tempo deserti oggi pullulano di gente, le luci dei neon pubblicitari illuminano la notte quasi fossimo a New York, i locali sono pieni di gente che chiacchiera, guarda la partita, vive la sua città. Una metamorfosi che trasforma il volto di una città, di una Paese, del mondo intero. Certo, sono passati 20 anni, ma il cambiamento che vedo qui mi sembra molto più evidente rispetto a quello che ho visto in Italia.

E devo dire che l'Ungheria - Budapest quantomeno - è molto più avanti di noi per quanto riguarda l'accessibilità ad Internet: ovunque andassi erano presenti hot-spot Wi-Fi gratuiti, ed anche qui in Hotel a tutti i clienti è offerto gratuitamente il collegamento alla Rete (tramite cavo, ok, ma pur sempre un accesso velocissimo: in Italia i pochi alberghi che offrono questo tipo di servizio lo fanno in genere pagare profumatamente...). Se il progresso si misura anche in termini di capacità e libertà di comunicare col Mondo, allora l'Ungheria mi sembra decisamente avanti rispetto all'Italia. E se - come dicono - lo sviluppo economicio è trainato dal progresso, allora in un futuro non troppo lontano anche la piccola Ungheria - un tempo Paese oltre cortina, comunista e povero - diventerà più ricca del Belpaese...

mercoledì, giugno 25, 2008

Viaggi

Alle 4 e 30 del mattino le persone normali dormono. E fanno bene, dico io. Purtroppo oggi io non ho potuto fare "la persona normale": sentire la sveglia che ti butta giù dal letto ad un orario così strano è terribile, ma se devi prepararti per partire... non puoi farne a meno. Il viaggio, per fortuna, è andato bene: l'aeroporto era pressoché deserto (in effetti oggi è mercoledì, le partenze dei "lavoratori pendolari" si concentrano il lunedì mattina), il volo puntuale e senza intoppi. Insomma, alle 11:15 ero già in ufficio a lavorare. Sono un po' stanco ma tutto sommato poteva andare peggio: forse ieri avrei dovuto andare a letto un po' prima, ma Mario ha organizzato una cena nella sua campagna, e non mi andava di mancare.

Spero di recuperare questa sera, andando a dormire presto. E domani... di nuovo in aeroporto, destinazione Budapest: mi piacerebbe poter vedere qualcosa della città, ma - come al solito - ho il sospetto che non ci riuscirò...

lunedì, giugno 23, 2008

Riuscire a dare i giusti consigli

A volte capita che qualcuno ti chieda dei consigli, più che un aiuto concreto. In genere chi si affida a noi per questo genere di aiuto è qualcuno che ci conosce e ci stima (tanto da fidarsi di noi). Ma a volte capita anche di chiedere consigli a persone che conosciamo appena. O che addirittura non sappiamo chi siano. Avviene tutte quelle volte in cui - per qualunque motivo - l'argomento di discussione è così particolare ed a volte imbarazzante che parlarne con qualcuno che ci conosce ci metterebbe a disagio. Anche a me è capitato di chiedere consigli ad estranei, ed ottenere risposte fondamentali (ad esempio, non ho fatto il servizio di leva grazie ad una risposta ottenuta su un newsgroup Internet: chi mi ha risposto non aveva idea di chi io fossi, ma il suggerimento è stato utilissimo. La persona che mi diede quel consiglio si chiamava Valentina Piattelli - ecco il link al suo sito - ed il fatto ch'io ricordi ancora il suo nome a 8 anni di distanza significa che le sono ancora riconoscente per quello che ha fatto). Ed in altre occasioni sono stato io ad essere chiamato in causa per fornire delle risposte a persone che non conoscevo. Ed io le ho sempre date con piacere ed entusiasmo. Non so quanto siano servite: spero tanto perché sono frutto di esperienze di vita e perché sono convinto che possano veramente aiutare. Spetterà a chi le ha ricevute accettarle e metterle in pratica come meglio ritiene. Io mi auguro solo una cosa: che tra dieci anni le persone che ho consigliato si ricordino ancora il mio nome...



domenica, giugno 22, 2008

:-(

Diciamo che la giornata non si è chiusa con lo stesso entusiasmo con cui è nata... Peccato, avremmo anche potuto farcela. Arrivederci al 2010 col Mondiale...

Tocca di nuovo a noi

Stasera la Nazionale è nuovamente chiamata a mostrare il suo valore: alle 20:45 buona parte degli Italiani si fermeranno per vedere all'opera i nostri campioni, ai quali richiediamo una prestazione di valore per potere accedere al prossimo turno. Nessuna partita è mai facile, tanto meno quando di fronte si ha una squadra ben messa in campo che - fino ad ora - ha mostrato di essere solida e determinata, nonché precisa e motivata: ma resta comunque alla portata dell'Italia, ed io sono convinto che la nostra squadra del cuore non ci tradirà...

P.S. Una piccola statistica che spero ci forti fortuna: nei primi 3 quarti di finale, a vincere è stata sempre la squadra seconda classificata nel suo girone (Germania, Turchia, Russia). Anche l'Italia è stata la seconda del suo...

sabato, giugno 21, 2008

L'alba del giorno più lungo

Oggi è il solstizio d'estate, il giorno più lungo dell'anno (nel nostro emisfero quantomeno). Ed io, nonostante il lungo viaggio di ieri per rientrare a casa (dal momento in cui sono uscito dall'ufficio a quello nel quale sono entrato a casa son passate circa 7 ore), sono già in piedi alle 5:40 del mattino. Roba da pazzi, direbbe qualcuno! Però l'essermi svegliato così presto mi ha permesso di ammirare una splendida alba, con un cielo talmente azzurro da sembrare finto, ed un orizzonte ogni istante più rosso a fare da palcoscenico al Sole che sorge in questa nuova giornata. Una splendida vista, che non mi capitava da tempo di cogliere...

P.S. Durante il viaggio di ieri ho assistito a due scene che mi piace raccontare: la prima sull'aereo, dove una ragazza seduta proprio dietro di me - quando ormai si era già in fase di rullaggio - è stata presa dal panico ed ha chiesto di scendere dall'aeromobile. Gli assistenti di bordo (ma anche il fidanzato) hanno cercato in ogni modo di convincerla che non c'era pericolo, che era molto più sicuro decollare che non rientrare nell'area di parcheggio per farla sbarcare. Non c'è stato verso: anche il capitano ha cercato di persuaderla, invano. Siamo rientrati e la ragazza è scesa, perdendo così l'occasione di vincere una paura che - per quanto forte - non ha il diritto di bloccare la nostra vita. La seconda scena, invece, mi è capitata a Caltanissetta, alla stazione dei pullman. Avevo appena salutato mio padre ed ero salito in macchina quando un signore mi ha chiesto "Mi scusi, dove posso trovare un taxi?". Poverino, pensare di trovare un taxi a Caltanissetta alle 22:30 è impresa disperata... Mi sono offerte di accompagnarlo io, ma il bello doveva ancora arrivare: mi dice il nome di un hotel che proprio non conoscevo. D'accordo che manco da Caltanissetta da anni, però gli alberghi non nascono certo come funghi in questa città: ha chiamato l'albergo per farsi dare l'indirizzo, ma anche il nome della via non mi diceva nulla! E' bastato poco per capire che avevano commesso un errore: l'albergo che era stato prenotato non era a Caltanissetta, ma a Piazza Armerina (sono quasi 50km)! Ha disdetto quell'Hotel ed io l'ho accompagnato in un albergo nisseno... E' stata una piccola buona azione che mi aiuta a sentirmi più buono. Ma anche a sdebitarmi con chi - in passato - ha avuto con me gli stessi riguardi: perché anch'io sono stato talvolta nella condizione di avere bisogno di una mano da perfetti sconosciuti. Ed ho sempre trovato qualcuno pronto ad aiutarmi...

giovedì, giugno 19, 2008

Ripenso il tuo Sorriso

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio d’un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s’esprime libera un’anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d’una giovinetta palma.

Non conoscevo questa poesia di Montale ma, complici anche le polemiche di ieri sulla traccia proposta dal Ministero per il tema di italiano dell'esame di Stato, sono riuscito a colmare questa lacuna. A volte il caso ci consente di scoprire le perle che gli uomini hanno nascosto nel mondo...

mercoledì, giugno 18, 2008

Sorridi...

... perché oggi è una bellissima giornata (dopo che la pioggia è caduta quasi ogni giorno in questo mese di Giugno non certo estivo), perché la Nazionale ha finalmente giocato una partita alla sua altezza conquistando la qualificazione ai quarti di finale dell'Europeo, perché è ormai mercoledì e quindi siamo al giro di boa della settimana. Cosa potrebbe mai guastare questa giornata? Nulla, direi proprio nulla.

sabato, giugno 14, 2008

La speranza...

... non muore mai. Ed anche quando sembra estremamente difficile farcela, non bisognerebbe mai arrendersi. E' un discorso generale, che vale sempre e per tutti (anche se - mi rendo conto - in certi casi è veramente difficile): oggi questo principio va applicato alla Nazionale, che pur giocando abbastanza bene non è riuscita ieri a piegare la Romania (anzi, abbiamo rischiato veramente grosso: per fortuna Buffon ha parato quel calcio di rigore, altrimenti oggi saremmo già matematicamente fuori dall'Europeo). La conseguenza è che siamo ad un passo dall'eliminazione: nonostante matematicamente potremmo qualificarci anche pareggiando con la Francia, in realtà anche vincendo non abbiamo la garanzia di farcela. Tutto dipenderà anche dal risultato dell'altro incontro: perché se la Romania dovesse vincere... addio sogni di qualificazione. Ma l'Olanda ha dimostrato di essere una squadra molto forte e corretta, e giocherà in maniera regolare, con l'obiettivo di vincere e chiudere a punteggio pieno il girone. Almeno questo è l'auspicio di tutti: vedere nuovamente una partita "combinata" solo per eliminare l'Italia (come probabilmente accadde quattro anni fa tra Svezia e Danimarca) sarebbe veramente triste...

venerdì, giugno 13, 2008

Riscattarsi

Tutti, nella loro vita, fanno almeno una brutta figura. Ecco perché ci sono momenti nei quali è necessario riscattarsi, agli occhi degli altri ma soprattutto dei propri: oggi è il turno della nostra Nazionale, che deve dimostrare - a sé stessa prima ancora che agli Italiani - di essere ancora capace di vincere e convincere, di emozionare i tifosi ed impressionare gli avversari. Ne ha le potenzialità, ed oggi - ne sono convinto - non deluderà. Ed io voglio condividere questa chance dell'Italia con tanti altri tifosi: ecco perché la partita, quest'oggi, la seguirò in pubblico, sul maxischermo di Piazza Duomo. E la vittoria, immerso tra migliaia di altri tifosi, sarà ancora più dolce...

giovedì, giugno 12, 2008

Le Vibrazioni

Ieri sono stato al concerto che Le Vibrazioni hanno tenuto in piazza Duomo: è stato grazioso, ed anche se non sono un loro grande fan mi sono divertito; belle canzoni, una serata stupenda (al contrario di oggi, con un cielo grigio che non lascia ben sperare...), una piazza Duomo non pienissima ma comunque con mille-duemile spettatori, insomma mi sono divertito trascorrendo una serata diversa. Certo, il fatto di esserci andato da solo (è incredibile vedere che le persone dicono "Forse, vediamo, poi ti faccio sapere", quando invece già sanno che la risposta è "No"!) ha forse tolto ulteriore fascino all'uscita, ma poco importa: io mi sono divertito, ed a volte questo basta.


martedì, giugno 10, 2008

Gli Europei iniziano male...

Che l'Italia potesse perdere era messo in conto. Ma un risultato così pesante proprio non me l'aspettavo. Onore alla squadra che ha meritato di vincere: al di là dei dubbi di fuorigioco sul primo gol, l'Olanda ha giocato meglio ed è giusto abbia vinto. La loro seconda rete è da cineteca, ed anche il gesto sportivo di Van Nistelrooy (che sullo 0-0, atterrato in area da Buffon, si è rialzato ed ha continuato a giocare sbagliando il gol, pur consapevole che gli sarebbe bastato rimanere a terra per ottenere un calcio di rigore sacrosanto) è da ricordare. Abbiamo perso e adesso questo Europeo parte in salita. Ma le difficoltà sono il sale della vita: per aspera ad astra...

lunedì, giugno 09, 2008

Forza Azzurri


Il post di oggi non può non essere dedicato alla nostra Nazionale di calcio, che oggi inizia la sua avventura europea: una Nazionale che da sempre emozioni ai suoi tifosi, che li appassiona e li fa soffrire. Ed a volte - come due anni fa a Berlino - esultare tutti insieme. Il calcio è uno sport che dovrebbe unire, e mai dividere: spero che in questi Europei ci riesca, come spesso ha fatto negli anni passati. E se il destino dovesse sorridere nuovamente all'Italia, tanto meglio: ma l'importante, agli Europei come alle Olimpiadi o in qualunque altra occasione, è partecipare, non vincere.

FORZA AZZURRI

venerdì, giugno 06, 2008

Tram...



Il trasporto pubblico è sempre oggetto di critiche da parte degli utenti: mezzi troppo affollati, poche corse, itinerari pensati in maniera troppo "centro-città-centrica": chi deve andare da una zona di periferia ad un'altra, magari distante pochi chilometri, spesso è costretto a prendere un mezzo che arriva in centro e lì cambiare con un altro mezzo che arriva alla destinazione finale. Ma ciononostante, nelle grandi città, il trasporto pubblico locale è un bene prezioso, che consente di arrivare comodamente nelle zone dove le auto - ammesso che possano arrivare - avrebbero enormi problemi a parcheggiare. Io, uscendo dall'ufficio, ho subito davanti una fermata del tram - il 14 - che arriva direttamente in piazza Duomo: e mi capita relativamente spesso di prenderlo, per farmi un giro nel centro della città oppure perché magari ho un appuntamento per andare a mangiare fuori o vedere un film al cinema (sempre rigorosamente in centro: Milano è triste come città, e le sue periferie lo sono ancor di più). Arrivare in centro senza lo stress della guida, senza semafori-trappola e senza l'assillo di trovare un parcheggio (o pagarne uno sotterraneo), non ha prezzo. E poi in tram si incontrano tante persone, e magari qualcuna la si conosce anche...

lunedì, giugno 02, 2008

Festa della Repubblica

Oggi si festeggia il 62° anniversario della Repubblica. Sembra che ben un terzo degli italiani non sappia che la festa del 2 Giugno si riferisce al Referendum che, il 2 giugno 1946, sancì la fine della Monarchia e la nascita della nuova Repubblica Italiana. Speriamo che - col tempo - il numero delle persone che ignora questo evento storico diminuisca...

sabato, maggio 31, 2008

Il prezzo della felicità

Da "Il piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry:

Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità!

La felicità ha un prezzo - anche alto - da pagare durante la sua ricerca: perché cercare la felicità significa accettare sfide che si possono anche perdere: e quando ci si impegna, si lotta e si arriva vicino alla meta, perdere all'ultimo secondo può essere fonte di grande sofferenza. Ma chi non accetta il rischio rinuncia alla possibilità di essere veramente felice: chi si accontenta vivrà solo una vita mediocre, dove non esistono - è vero - grandi dolori o sofferenze, ma dove manca anche la parte più genuina e bella della vita, che rende la nostra esistenza unica e diversa da quella di ogni altro essere umano. E' la differenza che corre tra essere attore o solo spettatore nella lunga rappresentazione della vita: io, della mia vita, non sarò mai un semplice spettatore...