mercoledì, settembre 30, 2009

Comodità italiane

E' vero che son rientrato giusto oggi dall'Italia (sveglia alle 4:30, non credo di riuscire a rimanere alzato ancora a lungo), ma ciò non toglie che la sera, arrivando stanchi a casa, può fare piacere vedere qualcosa in TV. Ed io che qui a Budapest non ce l'ho (il televisore ci sarebbe anche, ma senza abbonamento alla TV via cavo non si prende nessun canale. E poiché nella zona dove abito non viene proposto alcun canale in lingua italiana - in altre zone RAI1 è invece disponibile - mi sembra inutile pagare per qualcosa che non utilizzerei..) apprezzo sempre quando trovo la possibilità di seguire qualcosa in streaming via Internet. Oggi sono fortunato, ho trovato la partita di Champions League tra Bayern e Juventus: il match sta iniziando, ed io ho trovato come impiegare questa serata...

domenica, settembre 27, 2009

Chissà quali problemi tecnici...

... possono mai portare alla chiusura di un intero terminal aeroportuale, e al pandemonio in questo che rimane aperto e che deve quindi sobbarcarsi tutti i passeggeri. Eppure questo è quello che stanno ripetendo a gran voce gli altoparlanti dell'aeroporto di Budapest: il terminal 2A (Schengen) chiuso e quello 2B pieno come un uovo, con code spaventose ai controlli di polizia. A dicembre del 2008 era accaduto qualcosa di analogo, ma in quel caso si tratta di uno sciopero (selvaggio direi) degli addetti alla sicurezza, mentre questa volta mi domando proprio quale sia la motivazione. E per fortuna che - pur essendo domenica (e quindi non sospettando problemi di sorta legati al traffico o all'eccessivo afflusso di passeggeri) - mi sono recando in aeroporto con buon anticipo, altrimenti avrei rischiato di perdere il mio volo. Che ora sta già imbarcando, ma che di certo mi vedrà a bordo

sabato, settembre 26, 2009

Il lavoro che scompare

Dicono che di questa crisi il peggio è ormai passato. Forse è vero, ma certamente gli effetti dureranno ancora a lungo, soprattutto per quanto riguarda il lavoro: con un tasso di disoccupazione cresciuto notevolmente (pur rimanendo inferiore a quello che si registra nella maggior parte dei nostri partner europei) e destinato - così sostengono gli esperti - a mietere altre vittime nei prossimi mesi, saranno in centinaia di migliaia gli italiani che ricorderanno questo periodo come quello che li ha visti espulsi dal sistema produttivo. E con loro famiglie e parenti, perché il licenziamento raramente è un fatto privato, ma diventa un problema per tutti coloro che ci stanno accanto. Perdere il lavoro deve essere terribile: un fannullone - per dirla alla Brunetta - se ne infischierebbe (non ha un'etica del lavoro...), una persona per bene che ha sempre lavorato con impegno, invece, si sentirebbe cascare il mondo addosso, pensando probabilmente che c'è in lei qualcosa che non va, che è un po' anche colpa sua se le cose sono andate male (pensieri certamente non veri in un contesto come quello attuale).

Vedo tante aziende - con alcune di queste tanti anni fa sono anche stato in contatto (una mi offrì pure un contratto di lavoro che però non accettai) - che chiudono i battenti o ridimensionano pesantemente gli organici: io sono fortunato in questo, la mia azienda - che pure come tutte ha sofferto e soffre la crisi - ha limitato al minimo gli interventi sul personale. Altri lo sono stati meno, e magari oggi si ritrovano senza un lavoro e con grandi difficoltà a trovarne uno nuovo: perché anche se la crisi (finanziaria) è terminata, l'occupazione potrebbe impiegare parecchio prima di ritornare ai livelli del 2008...

giovedì, settembre 24, 2009

LA FINANZIARIA LIGHT E IL MAXIEMENDAMENTO CHE VERRÀ

Direttamente da Lavoce.info un bell'articolo di Tito Boeri...

 


La Finanziaria è light e non certo perché siano di moda i prodotti dietetici in questa legislatura. Al contrario, la spesa pubblica continua a galoppare e spiega quasi interamente il peggioramento del fabbisogno (+ 33 miliardi nei primi otto mesi dell’anno nonostante i 12 risparmiati grazie alla riduzione del costo del debito. Il fatto è che la legge di bilancio consta di soli tre articoli, come l’incipit del Ministro dell’Economia. Chissà se batterà il record del 2008 (solo 9 minuti per vararla): magari ci vorranno questa volta solo 3 minuti per approvarla, un articolo al minuto. Del resto da mesi nessuno parla più di politica di bilancio nel nostro paese. Non sembra riguardare né il governo, né l’opposizione.
Non troviamo nel provvedimento alcuna traccia delle tante boutade estive, dal grande piano per il Mezzogiorno, annunciato subito dopo aver regalato alla Sicilia 4 miliardi a luglio, alle detassazioni con compartecipazioni agli utili o in sostegno alla contrattazione di secondo livello. Ben più grave l’assenza della promessa estensione del grado di copertura della social card. Il fatto è che i soldi dei petrolieri sono andati ai giornali di partito, quelli dei banchieri sono rimasti ai banchieri e i poveri sono rimasti… con la card in mano.
Ufficialmente la Finanziaria è light perché intanto tutto è stato già scritto nel piano triennale approvato nel 2008 (il numero tre ricorre in modo ossessivo in questi atti governativi!). Ma quel piano era stato concepito prima della grande crisi, quando c’era ancora in giro Robin Hood, la disoccupazione era di un quarto più bassa e il debito pubblico non era tornato sopra al 110 per cento. Quel piano triennale ormai è un oggetto di antiquariato.
La verità è che la Finanziaria è light perché non c’è ancora una politica economica per portarci fuori dalla recessione, nonostante l’Italia abbia sin qui fatto peggio di tutti.  Sostiene Brunetta che a novembre vedremo la vera Finanziaria. Se così sarà, saremo tornati al peggio delle peggiori legislature: il maxiemendamento che zavorra la Finanziaria light, un Parlamento che non ha il tempo per discutere la politica economica e le lobby che infilano nel testo di tutto nottetempo.


martedì, settembre 22, 2009

Che piacere...

... rivedere Giacomo dopo tanti mesi! Perché se grazie a telefono e internet riusciamo a tenerci bene in contatto, vedersi fa sempre un altro effetto. E finalmente lui ha deciso di venirmi a trovare: in realtà non è qui per me, ma per lavoro, ma in fondo cambia poco, l'importante è avere la possibilità di andare a cena insieme, e parlare del più e del meno, delle persone che continuano a fare parte della sua quotidianità (ma non più della mia), della politica che da sempre ci contrappone (in maniera pacifica, per fortuna). Peccato solo ch'io oggi debba partire per Milano: ma è solo una parentesi di 24 ore, e poi avremo un'altra giornata per rivangare insieme il passato.

venerdì, settembre 18, 2009

Morire per la pace

Quelle in Afghanistan e Iraq sono state ufficialmente missioni di pace, ma il tributo di sangue che quasi tutti i Paesi in esse impegnati (inclusa l'Italia) hanno versato fa pensare più ad una guerra. Non so se sarebbe stato meglio non intervenire, ma forse l'approccio utilizzato - in particolare l'ostinato tentativo di nascondere la realtà, facendo sembrare meno cruenta la missione - non è stato quello corretto. Ieri è toccato all'Italia contare nuovamente i suoi caduti, come accade quasi ogni giorno per i soldati americani: servisse a pacificare veramente quelle regioni avrebbe anche un senso. Ma una missione di pace non può trasformarsi in una occupazione permanente, e prima o poi le forze occidentali andranno via: forse sarò pessimista, magari non riesco a vedere bene la realtà, ma l'impressione che ho è che il giorno stesso nel quale i soldati andranno via, la situazione precipiterà nel caos. O peggio, la parte che sempre si è additata come "cattiva" finirà per governare quelle due Nazioni: le vittime cadute in tanti anni di guerra nascosta, allora, si rivolteranno nella tomba guardando sdegnate quanto inutile è stata la loro morte...

giovedì, settembre 17, 2009

Chissà perché...

... ogni qual volta sono in trasferta è decido di ritagliarmi un po' di tempo per andare in giro (questa volta nel centro di Atene) il clima si rivolta contro di me, scatenando un temporale che sta affossando i miei progetti (e quelli dei colleghi, visto che in questa circostanza non sono solo...). La speranza - temo ormai vana - è che sia uno di quei classici temporali estivi (perché qui è ancora piena estate, fa un caldo incredibile), molto intensi ma altrettanto corti...

martedì, settembre 15, 2009

Viaggi

Sembra sia arrivata la stagione dei viaggi. Ieri sono rientra da Caltanissetta, oggi parto per Atene, la prossima settimana vado a Milano e quella dopo probabilmente a Fabriano. E poi chissà quanti altri ancora. Ce ne fosse anche solo un per piacere, sarebbe davvero bello. Ma a parte una proposta (chissà quanto fondata) di Giacomo, sembra non ci sia alternative ai viaggi d'affari nella mia vita...

lunedì, settembre 14, 2009

Pubblico e privato (di Francesco Alberoni)

Sul Corriere della Sera di oggi compare - nella rubrica tenuta da Alberoni) - una interessante riflessione su sessualità e amore, che si conclude con una frase a mio avviso corretta e che andrebbe sempre ricordata da tutti:
L'amore è rischio, ma chi non si prende questo rischio non vive

domenica, settembre 13, 2009

U2: Stuck in a moment

venerdì, settembre 11, 2009

Un martedì di 8 anni fa

Era un martedì, stavo lavorando - come spesso mi accadeva quando ero in McKinsey - nell'ufficio che si affacciava su piazza Duomo a Milano, quando ad un tratto sentii i colleghi in fermento, tutti a collegarsi a siti di informazione per cercare notizie, per capire cosa fosse accaduto. Il mondo - in quell'istante - stava cambiando, stava scoprendo una paura nuova e la sua impotenza verso un nemico fino ad allora sconosciuto (ai più almeno). E' stata quella l'unica occasione ch'io ricordi nella quale un giornale uscì con una edizione straordinaria, a testimoniare la gravità di quello che era appena successo: in realtà i più avevano già conosciuto i fatti via Internet o TV, ma quella edizione ridotta del Corriere della Sera aveva comunque lo scopo di illustrare a tutti, anche ai meno tecnologici, quello che stava accadendo.
L'11 settembre oggi è nella memoria di tutti, molto più nota di altre date importanti (per gli Italiani almeno) come il 20 settembre, il 24 maggio o il 22 marzo. Dipende certamente dalla vicinanza temporale: ma non dubito che anche tra 50 anni la sua memoria rimarrà ben impressa nella mente delle persone: perché a differenza di altri eventi, questo ha modificato il corso della storia per tutto il pianeta, imponendo cambiamenti epocali (alcuni corretti, altri molto meno) nei rapporti tra Stato ed individuo, con una perdita (per molti inconsapevole) di tante libertà personali, sacrificate sull'altare della sicurezza. Se è stata la strada giusta solo la storia potrà rivelarlo...

giovedì, settembre 10, 2009

Sudafrica 2010

Manca ancora la conferma ufficiale, ma il buon risultato di ieri (ahimè non ho potuto vedere la partita: complice il fatto che anche l'Ungheria giocava ieri sera contro il Portogallo - tra l'altro perdendo in casa - la partita degli azzurri non veniva trasmessa da nessuna emittente ungherese, mentre le beghe tra RAI e Sky hanno impedito la visione della partita via satellite nei ristoranti che - anche qui - hanno Sky Italia) spalanca le porte al Mondiale sudafricano del prossimo anno: 4 punti di vantaggio sulla seconda a due giornate dal termine (e con l'ultima partita da disputare in casa contro Cipro...) permettono di dormire sonni tranquilli. Tra 9 mesi potremo di nuovo sognare, come 3 anni fa in Germania...

mercoledì, settembre 09, 2009

Mike Bongiorno

Ci sono personaggi che entrano nell'immaginario collettivo, che tutti conoscono e che diventano sinonimo di qualcosa: Mike Bongiorno era uno di questi, e il suo nome viene comunque legato ai quiz a premi. Non che non abbia fatto anche tanto altro (ha condotto ben 11 edizioni del Festival della Canzone Italiana a Sanremo), ma in Italia quiz a premi significava Mike Bongiorno. E questo nonostante ormai da lunghi anni non ne conducesse più. La scomparsa di ogni persona è triste. Quella delle persone che rappresentavano un simbolo, forse lo è ancora di più.

lunedì, settembre 07, 2009

Bologna

Ho trascorso gli ultimi giorni della scorsa settimana in Italia: complici alcuni impegni di lavoro a Milano, sono tornato nel Bel Paese già giovedì mattina, per rimanerci fino a ieri sera. E se giovedì e venerdì sono stati all'insegna del lavoro (Milano e Lugano), il fine settimana l'ho invece trascorso piacevolmente a Bologna, in compagnia di Santo, Tiziana e del piccolo Lorenzo: i bambini piccoli cambiano in fretta, e rivedendolo dopo tanti mesi si vede subito quanto è cresciuto! Beati loro che hanno già raggiunto questo traguardo importante (ed impegnativo) che dovrebbe essere presente nella vita di ogni essere umano.
Pur non avendo fatto nulla di particolare, i due giorni sono stati belli: in fondo è molto più importante con chi trascorri il tempo, piuttosto che cosa fai con esso, e chiacchierare, scherzare, girare senza meta la città è già sufficiente per stare bene.

martedì, settembre 01, 2009

70 anni

Cade oggi il 70° anniversario dell'invasione della Polonia da parte della Germania nazista, l'evento che segnò ufficialmente l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, ossia dell'evento più tragico che l'umanità abbia mai affrontato. Gli anni passano, e la memoria degli eventi si affievolisce: ricordarli è sempre importante...