sabato, agosto 29, 2009

La numero uno

Per Paperon de' Paperoni era la prima monetina guadagnata in Scozia. Per me è la prima multa presa in 15 anni di patente: un divieto di sosta. O per meglio dire, un parcheggio non pagato: e sì, perché a Budapest il parcheggio si paga lungo quasi tutte le strade, dalle 8 del mattino alle 20 della sera. Tutti i giorni tranne sabato e festivi! Ed oggi che è sabato non avrei certo pensato di dovere pagare: ma qui valgono norme strane, e il 21 agosto (venerdì) è stato "per legge" reso festivo (ponte lungo a seguito della festività del 20 agosto, Santo Stefano primo re d'Ungheria) e la relativa giornata di lavoro recuperata oggi, 29 agosto: pertanto nella giornata odierna il parcheggio andava regolarmente pagato. E poco importa che sulle colonnine dei parchimetri fosse effettivamente indicato (anche in inglese, questo devo ammetterlo) che il 29 agosto il parcheggio andasse regolarmente pagato: chi parcheggia il venerdì sera non si aspetta certo che l'indomani dovrà pagare, e quindi neppure controlla alla colonnina se ci sono indicazioni di sorta... Per fortuna le sanzioni qui sono "modeste" rispetto all'Italia: 15 euro sono il prezzo da pagare per questa involontaria distrazione. Prima multa della mia vita da automobilista: mi auguro sia anche l'ultima...

venerdì, agosto 28, 2009

Berlusconi e la diffamazione

Che la dignità e l'onorabilità delle persone vada rispettata è fuori discussione, e che nei casi di violazione la legge debba intervenire è scontato e - probabilmente - anche auspicabile. Però resto in effetti un po' perplesso da quello che leggo oggi (qui l'articolo su La Repubblica): Berlusconi avrebbe querelato il giornalista della Repubblica che - sulle pagine del quotidiano - gli aveva rivolto determinate domande. Quesiti forse fastidiosi e provocatori, ai quali si può legittimamente decidere di non rispondere (un vecchio adagio recita "Chiedere è lecito, rispondere è cortesia"): ma arrivare in Tribunale per questo mi sembra esagerato. La macchina della Giustizia civile è già abbastanza ingolfata da milioni di cause (siamo un popolo litigioso), aggiungerne un'altra forse evitabile non mi sembra una buona scelta. Ma forse per chi non è tirato in ballo è facile dirlo, magari se fossi stato io il bersaglio dell'attacco la penserei diversamente: ma ciononostante resto della mia idea, che questo è un errore che - anche in termini di immagine - si rivolterà contro il capo del governo...

mercoledì, agosto 26, 2009

Tre giorni

Questo, secondo tanti esperti, è il tempo che serve per riabituarsi al lavoro dopo le vacanze estive. Ma io temo di essere "fuori media", e di avere bisogno di più tempo: mi augruro comunque non troppo di più!
Rientrare in ufficio è sempre pesante, anche quando non si è mai veramente staccata la spina (mi domando come fanno quelli che invece si estraniano completamente: io in 3 settimane ho ricevuto oltre mille email di lavoro - e fortuna che gran parte dei colleghi avrebbero dovuto essere in ferie! - e se avessi dovute leggerle tutte al rientro, brrrrr...): perché in vacanza è lo stile ad essere diverso, l'assenza di orari e obblighi rende liberi di fare quello che si vuole, dall'oziare in riva al mare al dedicarsi alle proprie passioni. Tutte cose - ahimè - che terminate le ferie diventa veramente difficile (bell'eufemismo...) continuare a fare.

domenica, agosto 23, 2009

Buona Fortuna - Claudio Baglioni

sabato, agosto 22, 2009

Il rientro

Il contro esodo è già iniziato, milioni di Italiani rientrano a casa, terminano le proprie vacanze e si accingono loro malgrado a ricominciare già da lunedì a lavorare. La mia sorte non è migliore: domani è l'ultimo giorno, lunedì il solito volo del mattino mi riporterà a Budapest, a riprendere laddove avevo lasciato 3 settimane fa... Per carità, tornare a lavorare (nonostante le battute sul fatto di volere essere sempre in vacanza) non è di per sé il peggiore dei mali, ed anzi rimanere troppo tempo inoperoso può diventare quasi noioso, ma gli ultimi giorni di vacanze portano sempre con sé un retrogusto di malinconia/nostalgia che impiega almeno alcuni giorni per andare via. Ma poi, per fortuna, passa sempre...

venerdì, agosto 21, 2009

Le ricerche degli italiani

Da un po' di tempo Google pubblica anche per l'Italia le statistiche relative alle ricerche condotte sul sito della grande G nel nostro Paese, fornendo così una indicazione abbastanza precisa degli interessi (e del loro andamento nel tempo) dei navigatori nostrani. E così possiamo scoprire che mai come oggi è alto l'interesse per Facebook (che - per inciso - rappresenta oggi la parola in assoluto più ricercata nella rete):



ma anche che ci sono fenomeni che nascono, vivono e muoiono, come Second Life:


a riprova del fatto di quando mutevoli nel tempo possano essere gli interessi delle persone...

martedì, agosto 18, 2009

I ragazzi della via Pál


Ahimè non sono un grande lettore: i libri che ho letto si possono contare sulle dita. Ma ogni tanto qualcosa lo leggo anch'io, ed in questi casi mi piace farlo sapere, specialmente quando si tratta di una lettura interessante e non pesante: questa volta è toccato ad uno dei romanzi ungheresi più famosi. Autore e ambientazione geografica (tutta la storia si sviluppa a Budapest) hanno certamente pesato un ruolo importante nella scelta del libro: ma credo che anche chi non vive nella capitale magiara apprezzerebbe ugualmente il romanzo, diventato un classico per ragazzi pur essendo stato scritto per adulti...

giovedì, agosto 13, 2009

Ferragosto

Siamo ormai alla vigilia di Ferragosto, la giornata che rappresenta - nell'immaginario collettivo degli Italiani - le vacanze estive: sono ben poche le persone che - almeno in questa giornata - non ci concedono una seppure brevissima vacanza. Ed io - come quasi sempre negli ultimi anni - la passo al mare di Finale questa giornata, in compagnia di vecchi amici dell'università (quanti anni son passati!) coi quali ho piacere di trascorrere una bella giornata di Sole prima e di svago dopo: perché ancora non si è deciso cosa fare, ma di certo qualcosa ci inventeremo!

martedì, agosto 11, 2009

Gabbie salariali

La miccia è stata accesa, e in questa estate (stagione proverbialmente priva di grandi iniziative legislative che pertanto ben si presta a speculazioni e boutade) è scoppiata la discussione (forse sarebbe meglio dire lo scontro...) sulle gabbie salariali: dietro suggerimento della lega, il capo del governo e parte della maggioranza (ma non tutta, incredibilmente si registrano dissidi al suo interno) sostengono l'opportunità di introdurre salari legati al costo della vita (le vecchie gabbie salariali eliminate nel 1970 dallo Statuto dei Lavoratori). Mi domando quale sarebbe lo scopo di tale iniziativa: i salari già oggi sono differenziati per zona geografica, con retribuzioni medie più elevate nelle regioni più ricche (e a maggior costo della vita), come si evince da questa tabella dell'ISTAT sui redditi medi da lavoro dipendente per regione (qui è disponibile il documento PDF completo per chi volesse approfondire):
Nel Mezzogiorno i redditi sono già oggi oltre il 10% più bassi della media Italiana, a dimostrazione che - come era lecito attendersi - il costo della vita ha già un impatto sulle retribuzioni di fatto. Insomma, le gabbie salariali - pur non istituzionalizzate - già esistono: i minimi retributivi sono gli stessi in tutta Italia, ma nelle regioni più ricche i superminimi sono evidentemente più elevati. Solo un settore non risente di questo fattore: il pubblico impiego nel quale le retribuzioni - a parità di qualifica - sono identiche in tutto il territorio nazionale. Quindi solo a questo in quest'ambito potrebbe avere senso discutere dell'opportunità di differenziare le retribuzioni. Ma con un grande interrogativo: la differenziazione si vuole ottenere alzando gli stipendi nelle regioni più "care" o diminuendoli (anche implicitamente, magari bloccando aumenti per i prossimi anni) in quelle più a buon mercato?

P.S. Hanno fatto un sondaggio (che lascia sempre il tempo che trova visto che non viene condotto seguendo tutti i criteri necessari per fare statistiche attendibili) sulle gabbie salariali: al nord la percentuale della popolazione che non vede di cattivo occhio questo tema è ben più elevata che nel sud. del Paese E' proprio vero, quando si parla di soldi non si guarda all'equità generale del sistema, quanto al proprio tornaconto personale...

domenica, agosto 09, 2009

Ancora una fumata nera

Il gioco è la passione degli italiani: non importa quanto sia iniquo (il Superenalotto, per avere una idea, destina al montepremi appena il 34,648% delle giocate, come si vede dal suo regolamento), comprare un sogno non ha prezzo. Ed ecco quindi che con il jackpot che ha superato 120 milioni di euro, la tentazione non risparmia nessuno (me compreso, lo ammetto: martedì avevo giocato 2 colonne, ieri mio padre ne ha giocate 4 per tutta la famiglia), e praticamente tutti gli italiani (ed ormai anche tanti stranieri) giocano fior di quattrini. E se io mi limito alla giocata minima giusto per il gusto di partecipare, c'è chi invece spende cifre consistenti. Con grande gioia dello Stato, che ha trovato nel gioco legalizzato una tassa che tutti sembrano essere ben disposti a pagare! Già mi immagino Tremonti e Berlusconi seduti insieme fremendo affinché il TG1 dia in chiusura la notizia per loro più bella: "Peccato, anche questa volta il 6 non è uscito". Ed al giungere di questa buona novella, un balletto (chissà in compagnia di chi...) allieterà la loro serata: perché una nuova estrazione con questo jackpot significa un minor disavanzo dei conti pubblici da coprire...

giovedì, agosto 06, 2009

Il mare alle 9 del mattino

Quando la spiaggia è deserta, e gli unici suoni che si sentono sono le onde che si infrangono sugli scogli e le cicale che cantano sui loro alberi, un senso di benessere avvolge il fortunato bagnante: nessuno che possa disturbare questa visione magica, con il mare blu nel quale si getta a picco l'ultimo brandello di terra. E il vento che soffia, accarezzando dolcemente la pelle umida per l'ultimo bagno. Uno spettacolo unico, ma ahimè a tempo: perché è sufficiente un'ora - e l'arrivo di tante altre persone - a rovinare l'idillio. Che però domani potrà ripetersi: con una nuova e diversa bellezza...

martedì, agosto 04, 2009

Un libro della D'Addario?

Pare che la D'Addario voglia scrivere un libro. Su quella notte trascorsa col premier. Certo che ne devono essere successe di cose, per riuscire a riempire un libro con quello che è accaduto in poche ore... Ma la vera cosa che mi lascia perplesso è che a qualcuno possa interessare l'argomento, che ci siano persone pronte a spendere soldi (e tempo) per leggere quello che verrà scritto. Io leggo poco - lo ammetto e faccio pubblica ammenda per questo - ma mai sprecherei il mio tempo per certa roba...

lunedì, agosto 03, 2009

Sta finendo?

Qualcuno ha sostenuto che la crisi non è mai esistita, altri hanno risposto che invece non finirà mai. Probabilmente idee così radicali sono entrambe errate, ma forse questa volta il peggio è già passato, con i dati americani migliori delle attese (qui l'articolo) e con le vendite di automobili (storicamente una buona cartina tornasole per valutare l'andamento dell'economia nostrana) in Italia che per il secondo mese consecutivo fanno registrare una sostanziosa crescita. Magari sono ancora segnali troppo deboli, ma per quella che è stata definita la peggiore crisi dal dopoguerra (e di certo la più grave da quando io sono nato) mi sembra comunque un inizio...

domenica, agosto 02, 2009

Code, traffico e polemiche

L'esodo estivo porta sempre con sé polemiche per le code interminabili che affliggono determinate autostrade, quelle che portano alle località di villeggiatura preferite da Italiani e stranieri. A parte la Salerno-Reggio Calabria, l'eterna incompiuta in terapia intensiva ormai da quasi un decennio (ma pare che adesso siano rimasti pochi i tratti ancora in stato critico), quest'anno l'attenzione dei media si è concentrata sul Passante di Mestre, la bretella che avrebbe dovuto risolvere - definitivamente - tutti i problemi dell'area. Ma io mi chiedo sempre, come fa la gente a pensare che una infrastruttura possa essere dimensionata sul picco massimo che si raggiunge una-due volte l'anno? E' chiaro che nei giorni da bollino nero tutte le infrastrutture andranno in crisi, perché esse sono tarate sul traffico medio che transita: il primo fine settimana d'agosto vede moltiplicarsi per 5 o anche 10 volte il traffico, e non c'è modo di evitare il problema. A meno che non si costruiscano autostrade enormi (quindi costosissime) che rimarranno sottoutilizzate per il 99% del tempo: chi mai potrebbe essere così poco lungimirante dal punto di vista economico ma anche ambientale?

sabato, agosto 01, 2009

Quella vacanza in Montenegro che non ho mai fatto...

Ieri - mentre andavo in aeroporto - ho chiamato Giacomo per sentire come stava e sapere cosa faceva. Era appena arrivato in Montenegro, per il terzo anno consecutivo ha scelto l'altra sponda dell'Adriatico per trascorrere le vacanze. Sempre insieme al buon Cristiano e - visto il tradimento di Veltronelli - alla new entry Corrente... Anche io gli do sempre buca, perché ogni anno mi propone di andare con loro, ed io declino. Mi capita spesso di pensare perché lo faccio: una vacanza tra amici - in un posto che a sentire loro val bene un viaggio ad hoc - è divertente e piacevole. Ed invece io torno sempre in Sicilia: la verità è che chi vive fuori tutto l'anno, poi ha piacere a trascorrere a casa le vacanze, anche senza fare nulla di speciale, magari correndo il rischio di annoiarsi. Ma dentro resta il tarlo del dubbio, la paura di rinunciare ad una esperienza diversa ed interessante, che solo accettando almeno una volta la sfida potrà essere fugato. Chissà, forse l'anno prossimo...