martedì, agosto 11, 2009

Gabbie salariali

La miccia è stata accesa, e in questa estate (stagione proverbialmente priva di grandi iniziative legislative che pertanto ben si presta a speculazioni e boutade) è scoppiata la discussione (forse sarebbe meglio dire lo scontro...) sulle gabbie salariali: dietro suggerimento della lega, il capo del governo e parte della maggioranza (ma non tutta, incredibilmente si registrano dissidi al suo interno) sostengono l'opportunità di introdurre salari legati al costo della vita (le vecchie gabbie salariali eliminate nel 1970 dallo Statuto dei Lavoratori). Mi domando quale sarebbe lo scopo di tale iniziativa: i salari già oggi sono differenziati per zona geografica, con retribuzioni medie più elevate nelle regioni più ricche (e a maggior costo della vita), come si evince da questa tabella dell'ISTAT sui redditi medi da lavoro dipendente per regione (qui è disponibile il documento PDF completo per chi volesse approfondire):
Nel Mezzogiorno i redditi sono già oggi oltre il 10% più bassi della media Italiana, a dimostrazione che - come era lecito attendersi - il costo della vita ha già un impatto sulle retribuzioni di fatto. Insomma, le gabbie salariali - pur non istituzionalizzate - già esistono: i minimi retributivi sono gli stessi in tutta Italia, ma nelle regioni più ricche i superminimi sono evidentemente più elevati. Solo un settore non risente di questo fattore: il pubblico impiego nel quale le retribuzioni - a parità di qualifica - sono identiche in tutto il territorio nazionale. Quindi solo a questo in quest'ambito potrebbe avere senso discutere dell'opportunità di differenziare le retribuzioni. Ma con un grande interrogativo: la differenziazione si vuole ottenere alzando gli stipendi nelle regioni più "care" o diminuendoli (anche implicitamente, magari bloccando aumenti per i prossimi anni) in quelle più a buon mercato?

P.S. Hanno fatto un sondaggio (che lascia sempre il tempo che trova visto che non viene condotto seguendo tutti i criteri necessari per fare statistiche attendibili) sulle gabbie salariali: al nord la percentuale della popolazione che non vede di cattivo occhio questo tema è ben più elevata che nel sud. del Paese E' proprio vero, quando si parla di soldi non si guarda all'equità generale del sistema, quanto al proprio tornaconto personale...

1 commento:

Luisa ha detto...

A me sembra il contentino per i cretini...L' orecchio di abbassare le trattenute a tutti in ugual misura è sordo e i cretini applaudono alle gabbie salariali...