martedì, giugno 30, 2009

Ancora un tragedia nei cieli

Statisticamente gli incidenti aerei non sono in aumento, ma non posso negare che vedere diversi (e gravi) incidenti in un ristretto lasso di tempo facciano un po' impressione, mettano addosso quel pizzico di ansia che non ti fa stare tranquillo. Domani - probabilmente - non  me ne ricorderò più, ma oggi ammetto di non riuscire a non pensarci: sono le umane debolezze, quelle paure che non si possono estirpare. Che magari non condizionano la nostra vita, non ci costringono a cambiare i nostri programmi, ma ci fanno comunque agitare e preoccupare...

lunedì, giugno 29, 2009

nun è vero niente!! t'ho raccontato un sacco de fregnacce!!

Questa è una frase storica del cinema italiano, tratta dal bellissimo Borotalco di Carlo Verdone: e torna sempre utile quando si scopre che qualcosa che veniva pubblicizzato come assolutamente vero è in realtà totalmente inventata! Ieri tutti i TG ribadivano che erano stati ripristinati i controlli alle frontiere (in deroga al trattato di Schengen), in entrata ed in uscita dall'Italia, e quindi in aeroporto tutti i passeggeri diretti all'estero avrebbero subito il controllo. Credo di potere affermare senza temere smentite che non è vero, dal momento che sono a Fiumicino, in partenza per Budapest, e non ho subito alcun controllo "aggiuntivo"! Ergo, come spesso accade l'informazione fornita dai media non è corretta, a riprova del fatto che non tutto quello che viene divulgato è vero (e quando penso a quante volte ho sentito persone dire "Ma l'ho sentito in TV" mi gela il sangue nel constatare come la gente sappia essere credulona anche di fronte a cose assolutamente inverosimili). Probabilmente i controlli sono stati ripristinati *IN INGRESSO* (come del resto avrebbe senso, vista la finalità dei controlli, tesi a evitare l'ingresso nel Paese di contestatori in vista del G8), ma di certo non in uscita. Non a Fiumicino almeno (che invece era indicato proprio come l'aeroporto nel quale maggiori erano stati i disagi legati alla reintroduzione dei controlli)...

domenica, giugno 28, 2009

Mistificare la realtà

Berlusconi è un professionista della comunicazione, non a caso ha fondato un impero nel settore dei media. E sa bene - quindi - che la memoria della gente è corta, spesso talmente corta da non ricordare oggi quello che è accaduto ieri. Ed allora, quando capisce che forse è andato oltre le righe con qualche affermazione, ritratta affermando però che le parole che gli si mettono in bocca lui non le ha mai proferite. Oggi è la volta della polemica sul "chiudere la bocca ai gufi": perché quelle parole le ha pronunciate eccome, ma adesso cerca di correggere il tiro. Ma nel modo sbagliato: dire "non ho mai detto quella frase", quando ci sono in giro le registrazioni audio (ascolta qui), non è il modo corretto di agire. Meglio sarebbe stato dichiarare "mi sono espresso male, intendevo dire che...". Ma che importa, tanto saranno pochi gli italiani che andranno a controllare, e che si accontenteranno dell'ultima versione del capo del governo: perché la gente è pigra, e l'ultima cosa che sentono dire - automaticamente - diventa la verità...

sabato, giugno 27, 2009

Addio Michael

Un genio ci ha lasciati: un uomo con tante debolezze - come tutti del resto - che è però stato in grado di creare musica eccezionale, a volte forse ispirandosi un po' troppo ad altri (la base di Will you be there richiama effettivamente una canzone di Al Bano...), ma rimanendo comunque un artista di enorme spessore. Sono tante le sue canzoni che mi sono piaciute, che hanno saputo muovere come poche altre le corde del mio cuore. Questa è quella che preferisco in assoluto, e oggi è giusto dedicarla al suo stesso autore...

venerdì, giugno 26, 2009

Dieci anni fa

26 giugno 1999. Era un sabato, il primo di quell'estate. Non ricordo più se splendesse il Sole o se - invece - le nuvole oscurassero il cielo: ma ricordo bene che quella sera avevo un biglietto di sola andata sulla nave Palermo-Genova. La mia destinazione era in realtà Milano, dovevo andare a sviluppare la mia tesi di laurea presso lo stabilimento di Cornaredo dell'STMicroelectronics (che oramai è stato chiuso...), ma dovendo stare via mesi avevo deciso di partire in macchina, e la nave fino a Genova era il modo migliore per evitare un viaggio infernale. Quel giorno ho ucciso un sogno: dopo oltre 5 anni di onorato servizio, ho spento la BBS Fidonet che dal 1994 tenevo in piedi nello studio di mio padre. Quante energie ho profuso in quel progetto, quante notti insonni a cercare di risolvere problemi di configurazione che bloccavano il sistema! Non è mai stato un nodo particolarmente frequentato, nei primi anni (quando Fidonet rappresentava il grosso della telematica italiana e mondiale) avrò raggiunto il picco di 10-15 collegamenti a settimana (me escluso, ovviamente!), scesi poi rapidamente negli anni, ma non mi importava: non lo facevo per gli altri, lo facevo per me stesso. Ci credevo veramente a quell'idea: ecco perché spegnere tutto, uccidere la mia creatura, è stata un decisione sofferta. Ma i tempi cambiano, e se le idee di fondo possono rimanere valide, le loro applicazioni pratiche no: Fidonet, nel 1999, era ormai morta, schiacciata dalla crescita incontrollabile di Internet (certamente più facile da usare, più diffusa e con una maggiore offerta di servizi e informazioni). E in più da Milano non avrei potuto supervisionare il sistema come volevo...
Ho pianto quando ho staccato per l'ultima volta la spina: da allora quel sistema non è più stato acceso. I sogni nascono, crescono e muoiono, sono creature vive e seguono un loro ciclo vitale. Ma un uomo senza sogni è perduto, e per ogni progetto che muore è necessario che almeno un altro prenda il suo posto. Non sempre sono riuscito a farlo, e di certo non ho mai più trovato una attività che mi intrigasse come quella...

lunedì, giugno 22, 2009

Chissà se abbiamo perso tutti...

Il referendum è fallito: il mancato election day è stato il colpo di grazia per una consultazione che, con tutti i suoi limiti, si proponeva comunque di dare un segnale forte alla politica. Il segnale, ahimè, non c'è stato, l'Italia ha confermato a chi la governa che in fondo anche questa legge elettorale (alquanto brutta direi) può andare bene. Certo, i quesiti appena sfioravano il merito della questione (perché la cosa che meno mi piace della legge è l'assenza delle preferenze, che impedisce agli elettori di esprimere liberamente il proprio voto), ma andavano comunque nella direzione giusta. Ma forse anche in questo caso la mia opinone è in minoranza: ed in democrazia, sì sa, non vince chi ha ragione, solo chi ha più voti...

domenica, giugno 21, 2009

Solstizio

Puntuale come ogni anno, il solstizio d'estate illumina le nostre giornate. Ma quest'anno, pur essendo molto a Nord (Budapest è 2 gradi di latitudine più a Nord di Milano, e addirittura 10 gradi rispetto a Caltanissetta), non assisterò ad un tramonto particolarmente tardivo: l'Ungheria è sì a Nord, ma anche tanto ad Est, e questo anticipa tanto l'alba quanto il tramonto. Insomma, oggi mi sembrarà di essere a casa, col tramonto che seguirà di pochi minuti quello che ho visto per tanti anni in Sicilia. Molto prima, quindi, rispetto a Milano. Per non parlare di quell'esperienza veramente inusuale del 21 giugno 2000, quando in Belgio il Sole abbandonò l'orizzonte che erano già le 22...

venerdì, giugno 19, 2009

Le donne di Berlusconi

Il Presidente del Consiglio è di nuovo al centro della bufera: questa volta si parla di party con ragazze e - forse - sostanze stupefacenti. Non so quale sia la verità, che Berlusconi - come tutti gli esseri umani - possa avere delle debolezze è certamente probabile, ma che esse debbano interessare la gente comune, sinceramente non capisco perché: anche il primo ministro ha diritto alla sua vita privata, e finché rimane nell'ambito della legalità, non vedo perché la cosa dovrebbe interessarci o - ancora peggio - scandalizzarci. D'accordo, qualcuno potrebbe dire che la droga non è legale: vero, ma intanto l'accusa andrebbeprima provata (e i processi sui giornali non mi sono mai piaciuti, esistono sedi molto più appropriate), e comunque il consumo personale mi sembra decisamente qualcosa di meno grave. Certamente qualcuno a questo punto potrebbe obiettare che all'estero per molto meno i politici si dimettono: sinceramente non mi sentirei di sostenere una simile tesi. L'esempio di Clinton con Monika Lewinsky ha ampiamente dimostrato che neppure all'estero i politici si dimettono di fronte a gravi scandali...
E' paradossale: con tutti i problemi che ha l'Italia, con la gestione non proprio perfetta della cosa pubblica che sta facendo il governo Berlusconi, gli unici attacchi avvengono su questioni private che nulla hanno a che fare con la gestione politica del governo: quest'opposizione resterà tale per sempre, se continuerà a non essere capace di colpire nel segno, ed attaccare i comportamenti privati di Berlusconi mi sembra tutt'altro che la strada giusta da percorrere...

mercoledì, giugno 17, 2009

Cicerone

Ieri per la prima volta mi è capitato di fare da Cicerone a Budapest: alcuni colleghi venuti dall'Italia - per la prima volta! - a Budapest avevano piacere di vedere almeno qualcosa. Io so cosa voglia dire andare in una città e non avere neppure un istante per visitarla, e quindi avrei volentieri fatto fare loro un bel giro. Ma la sfortuna ha saputo colpire ancora, ed un improvviso temporale (anche abbastanza forte) ha rovinato i loro piani... Niente passeggiata per le vie della città, solo un breve giro in automobile giusto per vedere il Castello, il Parlamento, il Ponte delle Catene, il Danubio: mi dispiace per loro, la città è tanto graziosa che non avere l'occasione di vederne neppure un angolo è triste. Gli auguro di potere presto tornare qui, in condizioni climatiche migliori: certo che sono stati proprio sfortunati. Perché stamattina, ad esempio, il Sole brilla alto in cielo...

sabato, giugno 13, 2009

Il tuo sorriso - Pablo Neruda

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

Sole e cielo

Le giornate iniziano meglio quando ti svegli e guardando oltre la finestra vedi uno splendido Sole che bacia le montagne tutto intorno, immerso in un cielo azzurro talmente bello ed affascinante da sembrare creato ad arte per essere ammirato da noi esseri umani...

venerdì, giugno 12, 2009

E poi dicono che soltanto le cose costruite dall'uomo crollano...

Ecco cosa rimane della Island Archway dopo il crollo...

giovedì, giugno 11, 2009

Una bella vittoria

E' quella che la blogosfera ha conquistato (ai punti, visto come è maturata) sulle norme a mio avviso liberticide che la Francia aveva da poco approvato: se - infatti - l'esecutivo francese aveva proposto e fatto approvare una legge che comportava il taglio (definitivo) della connessione Internet ai soggetti accusati (non necessariamente condannati...) di scambiare illegalmente file sulla rete, ieri la Corte Costituzionale Francese ha sancito che la connessione telematica rientra tra i diritti fondamentali (rientra nella libertà di espressione), e che quindi non può essere troncata, specialmente non sulla base di semplici accuse non sostenute da una sentenza definitiva di un tribunale. Spero che questa decisione - importante anche se forse non epocale come qualcuno l'ha definita - porti finalmente un raggio di Sole nella diatriba che, da troppo tempo ormai, contrappone gli Stati (che sembrano seguire pedissequamente le richiedeste delle associazioni che proteggo i produttori di musica, video, software) alle associazioni per la difesa dei diritti sociali: perché la tutela del diritto d'autore va riconosciuta, ma va anche valutato il suo reale valore e la sua importanza: che - certamente - non possono essere maggiori dei diritti che ogni inviduo, per il solo fatto di esistere, possiede...

mercoledì, giugno 10, 2009

Per fortuna non sono scomparso...

... solo che sono giorni un po' movimentati, soprattutto dal punto di vista lavorativo. La conseguenza pratica è che non trovo il tempo per fare nulla, neppure scrivere un bel post. E dire che gli argomenti non sarebbero mancati. Mi rifarò in futuro: magari nel fine settimana, che passo a Milano in compagnia di mia sorella...

sabato, giugno 06, 2009

Ad una ragazza che oggi si sposa

Non farò come gli altri, non ti dirò che questo sarà il più bel giorno della tua vita, perché spero non lo sia! Ma non certo per male: oggi sarà una giornata bellissima, durante la quale coronerai il tuo sogno, ed il suo dolce ricordo vivrà per sempre nel tuo cuore. Inizia una nuova fase della tua vita, nella quale ogni giorno sarà più bello del precedente: lo meriti perché sei una ragazza speciale. Congratulazioni cara Elisabetta...

giovedì, giugno 04, 2009

Le elezioni europee viste dall'estero

Premetto che la mia è una visione parziale, dal momento che non leggendo giornali né guardando la TV Ungherese (a dire il vero non guardo la TV e basta...), ma dai pochi manifesti elettorali che vedo per le strade mi viene da pensare che in Ungheria le elezioni europee siano molto meno sentite che in Italia. Perché da noi c'è una campagna all'ultimo sangue, con partiti e candidati che si contendono i voti come se fosse l'ultima occasione, mentre qui (la stessa impressione l'ho avuta alcune settimane fa anche a Praga, ma in quel caso le elezioni erano ancora relativamente lontante) pare non fregare niente a nessuno. Un collega ungherese mi ha detto che dipende dal fatto che il partito al governo ha fatto così male negli ultimi anni che le elezioni sono date per perse, quindi loro non fanno propaganda, come pure non la fa l'opposizione che già da per scontata la vittoria. Sarà, ma da noi la guerra se la fanno anche i candidati dello stesso partito! Forse il ruolo di parlamentare europeo in Italia è più ambito? In effetti - a giudicare dalle retribuzioni differenziate per Paese (leggi qui un vecchio articolo del Corriere) - potrebbe anche essere una valida motivazione (sembrerebbe che un parlamentare Europeo eletto in Italia percepisca in un mese più di quanto guadagni in un anno il collega eletto a Budapest). Ma la domanda di fondo, in Italia come in Ungheria, rimane la stessa: ma questo Parlamento Europeo, concretamente, che fa?

martedì, giugno 02, 2009

Disastri aerei e paura di volare (2)

Ne avevo già parlato mesi fa in questo post, ma ahimè il tema torna di attualità ogni qual volta un nuovo incidente funesti i cieli. Penso all'angoscia di amici e parenti, di coloro che - su quel volo - hanno qualcuno di caro. Perché non c'è nulla di peggio di sperare (anche quando l'intelletto non lascerebbe dubbi sull'esito...) e non avere conferme, né in un senso ne nell'altro: l'attesa snervante di ricevere informazioni, di conoscere la sorte di chi conosciamo, è distruttiva...
Continuo a ritenere l'aereo uno dei mezzi di trasporto più sicuri: ma ciò non toglie che - ogni volta che accade un simile disastro - un brivido attraversa la mia schiena, facendomi chiedere se il volo che sto per prendere, oltre a decollare, riuscirà anche ad atterrare...