martedì, ottobre 28, 2008

Rimanere sorpresi dalla persona che si voleva sorprendere...

Ho una buona memoria, e questo mi consente di ricordare tanti compleanni. E - quando ciò avviene - mi piace sorprendere e stupire la persona che compie gli anni con un messaggio particolare, con una dedica creata appositamente per lui/lei. Oggi era il compleanno di una collega ungherese che lavora per noi a Milano. E che oggi - purtroppo - è rimasta a casa con la febbre. Io pensavo di stupirla col mio SMS d'auguri. Ma lei, con la sua risposta, è riuscita a sorprendermi molto di più:
Quest'anno non è stato il massimo questo giorno, ma ho un regalo che mi rende più felice degli anni precedenti: amici nuovi in un paese straniero.

lunedì, ottobre 27, 2008

27 Ottobre 1999

Sono passati 9 anni da quel caldissimo mercoledì di fine ottobre, con Palermo che bruciava sotto un sole più che estivo: se non c'erano 40 gradi, poco ci mancava. Ma quel giorno - nella mia mente - è rimasto impresso soprattutto per un altro motivo: dopo cinque anni di università, primo del mio corso, raggiungevo l'agognato traguardo di tutti gli studenti, quella laurea che - nelle mie idee - avrebbe dovuto spalancarmi le porte del mondo. In parte l'ha pure fatto, ma in maniera completamente diversa rispetto a come io me l'aspettavo. Dopo quel giorno nulla fu più come prima: perché quando sei studente vedi la realtà in un certo modo, quando ormai hai finito di studiare e dei iniziare a cercarti un lavoro la visione cambia. E la mia cambiò in fretta: non ci volle poi tanto a trovare un lavoro (con numerosi colloqui - in Italia ed all'estero - fatti tra novembre e la prima settimana di dicembre), ma alla fine - era metà dicembre - l'unica cosa che avevo in mano era un contratto per lavorare in Belgio: dopo poche settimana la mia trasformazione da studente ad emigrante era completa. E - dopo di allora - la mia vita professionale si è interamente sviluppata fuori dalla mia terra...

venerdì, ottobre 24, 2008

Venerdì

Dei vari giorni della settimana, Venerdì è probabilmente questo che preferisco: perché apre ufficialmente il fine settimana, con tutto quello che comporta, dal non dover lavorare (la settimana corta mi avrà forse abituato male? Temo proprio di sì, visto che quando penso ad Alessandro - che invece di Sabato lavora regolarmente - mi gela il sangue nelle vene) all'uscire la sera con gli amici. Tutto il contrario della Domenica sera, quando in mente rimane quasi sempre fissa l'idea dell'ufficio che - da lì a poche ore - ci rivedrà nella solita routine quotidiana. Chissà, probabilmente - come diceva anche Leopardi - la gioia maggiore di una festa è nella sua attesa: ecco perché sono i Venerdì a riscuotere il successo maggiore ;-)

mercoledì, ottobre 22, 2008

Andare a lavorare quando ancora fuori è buio...

A volte mi chiedo perché vado in ufficio così presto ogni mattina, quando il Sole non si è ancora svegliato, quando sono le luci delle automobili ad illuminare le strade. Forse perché - una volta che mi sono alzato, ho fatto colazione ed una bella doccia calda - a casa nono saprei più cosa fare... Può essere, però è veramente così strano arrivare ogni giorno in un posto di lavoro deserto, che si popola solo dopo un'ora dal mio arrivo. Certo, così ho a disposizione 60 minuti senza nessuna interruzione, senza telefonate che ti distraggono da quello che stai facendo, ma resta il fatto che - magari - potrei anche cambiare l'inizio delle mie giornate.
Ma per fortuna da domenica il Sole sorgerà un'ora prima: così - almeno fino a dicembre - almeno riuscirò a vedere un barlume di luce prima di iniziare a lavorare...

sabato, ottobre 18, 2008

Come sprecare il proprio tempo (ed i soldi dei contribuenti)

Ieri sera, sulla versione on-line della Repubblica, ho letto una notizia che mi ha fatto riflettere su quanto tempo hanno da perdere determinare persone...

Ernie Chambers, in carica da 38 anni, voleva portare il Signore in tribunale per aver diffuso paura e terrore e di permettere catastrofi e sciagure

Usa, un senatore vuole fare causa a Dio "Respinta, l'Onnipotente non ha indirizzo"

Il giudice: è impossibile notificare l'atto all'accusato di MARCO PASQUA
Aveva fatto causa a Dio, responsabile, a suo dire, di aver diffuso paura e terrore in tutto il mondo. Ma il procedimento giudiziario non avrà alcun seguito: un giudice del Nebraska lo ha infatti respinto, perché Dio non ha alcun indirizzo al quale poter notificare l'avvio della causa. Si chiude così la vicenda che vede protagonista lo storico senatore democratico del Nebraska, Ernie Chambers, che, il 14 settembre dello scorso anno, aveva depositato la sua provocatoria causa in una corte del Nebraska.

Secondo il documento redatto dal senatore 71enne (definito da molti "l'uomo di colore più arrabbiato di tutto lo Stato"), Dio e tutti i suoi seguaci, sarebbero responsabili "delle continue minacce terroristiche, con conseguenti danni per milioni e milioni di persone in tutto il mondo". Minacce la cui credibilità è avallata, secondo Chambers, "dalla storia personale di Dio".

Nel documento gli si attribuisce anche la responsabilità di "terremoti, uragani, guerre e nascite di bimbi con malformazioni". Ancora: Dio è accusato di aver "distribuito, in forma scritta, documenti che servono a trasmettere paura, ansia, terrore e incertezza, al fine di ottenere obbedienza" da parte degli uomini.

Chambers ha spiegato di aver avviato questo procedimento per dimostrare che "tutti possono avere accesso a una corte, indipendentemente dal fatto se siano ricchi o poveri" e per sottolineare che "ognuno può essere citato in giudizio". Il suo obiettivo era di ottenere dai giudici una diffida, in cui si sarebbe dovuto sollecitare Dio a interrompere ogni genere di "minaccia" sul mondo.

La causa, comunque, non avrà alcun seguito, perché "non è stato possibile reperire un indirizzo ufficiale di Dio". Il giudice Marlon Polk si è appellato a una legge del Nebraska, secondo la quale chi avvia un procedimento giudiziario deve avere l'indirizzo della persona chiamata a difendersi in aula.

Chambers non si dà per vinto, e anzi si è detto soddisfatto della decisione del giudice. "La corte - ha dichiarato - ha ammesso l'esistenza di Dio. La conseguenza di questa decisione è che viene riconosciuta l'onniscienza di Dio. Quindi, se è vero che sa tutto, deve anche essere a conoscenza di questa causa". Il senatore, che è in carica da 38 anni, ha adesso 30 giorni di tempo per decidere se fare appello.

venerdì, ottobre 17, 2008

Sempre di corsa...

Eccomi di nuovo di corsa a dovere fare cento cose ma con un aereo da prendere tra poche ore... Mi sa che mi toccherà lavorare un po' questo fine settimana, perché se tra 30 minuti non sono già in macchina per andare in aeroporto, qui a Budapest ci rimango bloccato! E dire che l'aeroporto è così vicino - circa 25 chilometri dall'ufficio! Eppure a quest'ora in meno di 60 minuti non si arriva...

giovedì, ottobre 16, 2008

Chi direbbe mai che siamo a metà Ottobre?

Già, perché il tempo ci sta riservando tante sorprese dal punto di vista climatico: io - ad esempio - mai avrei pensato di trovare temperature prossime a 20 gradi anche la sera qui a Budapest! Ed invece le temperature si mantengono elevate tanto da consentire di uscire la sera in camicia: e pensare che qualcuno mi aveva detto "Guarda che a breve a Budapest ci dovrai andare col cappotto". Ma chi l'ha detto che solo perché si trova nell'Europa centrale l'Ungheria deve essere fredda già all'inizio dell'autunno??? Peccato però che per il fine settimana (dove le persone sono libere e potrebbero quindi sfruttare appieno le belle giornate) sia previsto brutto tempo :-(  Anni fa le previsioni del tempo sbagliavano spesso in maniera clamorosa, ma oggi l'affidabilità è tanto cresciuta: chissà, magari un bel ritorno al passato potrebbe fare comodo in questi giorni!

mercoledì, ottobre 15, 2008

Le quattro invenzioni che hanno cambiato la mia vita

  1. Il computer
  2. Il telefono cellulare
  3. Internet
  4. Il navigatore satellitare
E dubito che abbiano cambiato solo la mia, di vita: perché ognuna di esse (specialmente le prime tre) ha avuto un forte impatto sull'esistenza di ciascuno di noi. Positivo o negativo dipende dai punti di vista (il cellulare è l'esempio più lampante: ci rende sempre raggiungibili, a scapito della tranquillità, ma ci consente in ogni momento di contattare le persone che ci stanno a cuore), ma di certo hanno cambiato il nostro modo di vivere. E  chi le ha provate, difficilmente adesso sarebbe in grado di vivere bene senza di esse: io, sono il primo ad ammetterlo, non ci riuscirei, mi sentirei nudo senza potere contattare in ogni momento chi voglio, senza potere consultare (anche tramite cellulare) la mia casella email per vedere chi mi ha scritto. La tecnologia cambia il mondo, e noi ci abituiamo subito alle novità. Che diventano rapidamente parte del nostro mondo, e da cui quindi non vogliamo (o forse non possiamo) più separarci...

martedì, ottobre 14, 2008

Capisci di essere diventato un habitué di una città quando...

  • Appena scendi dall'aereo chiami un numero di telefono dicendo di venirti a prendere al terminal
  • Esci senza incertezze dall'aeroporto
  • Prendi un'auto e guidi per 20 chilometri senza consultare mappe o chiedere informazioni
  • Sai dove si può parcheggiare l'auto gratuitamente e dove invece bisogna pagare il parcheggio (e hai in tasca le monetine per farlo)
  • ... ma soprattutto quando entri in albergo ed il concierge ti saluta dicendo "Bentornato signor Crimì"

domenica, ottobre 12, 2008

Negramaro: Un passo indietro

venerdì, ottobre 10, 2008

Per fortuna è passata...

E' stata una settimana impegnativa in ufficio, con mille scadenze da rispettare... Ma per fortuna ora è finita! E' venerdì pomeriggio, sono le 18, sono ancora in ufficio a Lugano ma tra 5 minuti esco ed inizio questo nuovo fine settimana. Che non so cosa mi riservi (ma io confido sempre nel destino, prima o poi mi sorriderà veramente), ma che comunque mi aiuterà a rilassarmi dallo stress accumulato in questi ultimi giorni. La settimana prossima, ahimé, non credo che sarà diversa da questa... E' un periodo difficile, bisogna sapere affrontare le difficoltà e resistere aspettando tempi migliori. Che non tarderanno ad arrivare, spero!

martedì, ottobre 07, 2008

Fare tardi in ufficio...

Era tanto tempo che non mi capitava di fare così tardi in ufficio. E dire che anni fa per me era la norma andar via verso le 21 (dovevo anche avvisare, altrimenti mi lasciavano al buio!). Ma ora non più, ed ecco che oggi - che per chiudere alcune cose urgenti ho dovuto fare così tardi - mi sembra strano e particolare essere ancora in ufficio a quest'ora. Beh, finché resta solo un episodio sfortunato mi va pure bene. Sperando - ovviamente - che non si ripeta presto! Ma ora basta, non ho la forza per scrivere qualcosa di interessante: domani, forse, una giornata più leggera mi fornirà una nuova fonte di ispirazione...

sabato, ottobre 04, 2008

Il Sole d'Ottobre

Ma chi l'ha detto che ad Ottobre debba sempre piovere e far freddo? Oggi c'è un Sole bellissimo, ed anche se le temperature non sono elevatissime (comunque si sfiorano i 20°C), basta volgere il naso all'insù ed ammirare il cielo azzurro per sorridere e scoprire quanto sa essere bella la natura anche in Autunno. Oggi finalmente una giornata di riposo, dopo una settimana pesante e faticosa, con la solita trasferta a Budapest dove c'è sempre tanto, troppo da fare... La prossima resto a Milano, ma - ahimé - temo che a livello di stress non sarà migliore rispetto alla scorsa: è un periodo pieno in ufficio, con tante scadenze che si sovrappongono e che vanno gestite tutte. Passerà, è solo questione di tempo...
P.S. Oggi è il 4 ottobre, giorno di San Francesco d'Assisi protettore d'Italia: ed allora auguri a tutti i Francesco e Francesca. Io - a quelli che conosco - gli auguri li ho già fatti: perché credo faccia sempre piacere quando qualcuno si ricorda di date per qualunque motivo importanti per noi.

mercoledì, ottobre 01, 2008

Sei anni: 1° Ottobre 2002-1° Ottobre 2008

Era una fredda mattina di autunno, una di quelle che ti invita a restare a letto fino a tardi. Ed invece no, alle 6 del mattino ero già in macchina: perché anche se fino al giorno prima avevo regolarmente lavorato a Roma, quella mattina dovevo andare a Fabriano per iniziare il mio lavoro alla Merloni Elettrodomestici. Un viaggio in una realtà nuova, in una città che conoscevo solo per la carta e gli album da disegno, un paese immerso nelle montagne dell'Appennino dove - da quel giorno - avrei iniziato a vivere. Ricordo ancora le prime persone che ho incontrato, da Claudia Stella (che ormai ha lasciato da anni l'azienda ma che ho comunque rivisto meno di un mese fa) ad Andrea Beciani, passando per la Cazorzi... Non avrei mai pensato di rimanere così a lungo in azienda: del resto dopo due esperienze durante ciascuna meno di due anni ero convinto che anche in questo caso sarebbe stata un'avventura breve. Ma mi sbagliavo di grosso. In questi sei anni sono cresciuto professionalmente ma ancor di più umanamente: spero - tra altri sei anni - di potere nuovamente dirlo per quello che mi aspetterà nel prossimo futuro...