lunedì, dicembre 31, 2007

L'anno che verrà...

DIALOGO DI UN VENDITORE D'ALMANACCHI E DI UN PASSEGGERE

Venditore. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?

Passeggere. Almanacchi per l'anno nuovo?

Venditore. Si signore.

Passeggere. Credete che sarà felice quest'anno nuovo?

Venditore. Oh illustrissimo si, certo.

Passeggere. Come quest'anno passato?

Venditore. Più più assai.

Passeggere. Come quello di là?

Venditore. Più più, illustrissimo.

Passeggere. Ma come qual altro? Non vi piacerebb'egli che l'anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?

Venditore. Signor no, non mi piacerebbe.

Passeggere. Quanti anni nuovi sono passati da che voi vendete almanacchi?

Venditore. Saranno vent'anni, illustrissimo.

Passeggere. A quale di cotesti vent'anni vorreste che somigliasse l'anno venturo?

Venditore. Io? non saprei.

Passeggere. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice?

Venditore. No in verità, illustrissimo.

Passeggere. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero?

Venditore. Cotesto si sa.

Passeggere. Non tornereste voi a vivere cotesti vent'anni, e anche tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste?

Venditore. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.

Passeggere. Ma se aveste a rifare la vita che avete fatta né più né meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che avete passati?

Venditore. Cotesto non vorrei.

Passeggere. Oh che altra vita vorreste rifare? la vita ch'ho fatta io, o quella del principe, o di chi altro? O non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro, risponderebbe come voi per l'appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro?

Venditore. Lo credo cotesto.

Passeggere. Né anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?

Venditore. Signor no davvero, non tornerei.

Passeggere. Oh che vita vorreste voi dunque?

Venditore. Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senz'altri patti.

Passeggere. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo?

Venditore. Appunto.

Passeggere. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere, e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli e toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?

Venditore. Speriamo.

Passeggere. Dunque mostratemi l'almanacco più bello che avete.

Venditore. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.

Passeggere. Ecco trenta soldi.

Venditore. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.

mercoledì, dicembre 26, 2007

Bilancio di un anno

La fine dell'anno è il momento ideale per fare i bilanci della propria vita: dipenderà dal fatto che - complici le vacanze Natalizie - si ha più tempo per riflettere (analizzare come è andato l'anno non è cosa semplice, c'è bisogno di tempo, risorsa scarsa che però in vacanza diventa un po' meno rara), o forse perché il fascino di chiudere i conti con l'anno che va via è irresistibile, fatto sta che ogni anno - in questo periodo - non posso esimermi dal voltarmi a guardare cosa ho fatto negli ultimi 12 mesi.

Il 2007 è stato particolare. Professionalmente, dopo un biennio 2005-2006 diciamo "travagliato", è stato un anno fantastico: non ho fatto altro che ricevere segnali di stima da parte dei colleghi e dell'Azienda in generale, mi sono anche divertito nel sistemare alcuni processi che potevano (e dovevano, dal mio punto di vista) essere migliorati, mi è stata offerta una nuova sfida lavorativa a Milano (che - nonostante mi spaventi per quanto riguarda la vita privata - rappresenta un'opportunità incredibile). Privatamente è stato l'anno in cui ho riscoperto che la gioia di vivere non passa via con gli anni, che anche superati i trenta si possono provare sensazioni ed emozioni che si temevano ormai perse per sempre: ed anche se non ho coronato il grande sogno della mia vita, oggi so che posso ancora sperare di farlo in futuro. Non so dove, non so quando e soprattutto non so con chi, ma adesso so che dopo ogni notte, per quanto lunga e buia, c'è sempre un'alba pronta a illuminare la mia vita...

Un grazie a tutte le persone che hanno riempito questo mio anno, con le loro parole, le loro riflessioni, la loro saggezza, il loro fascino, il loro amore verso la vita e verso di me, ed in particolare a Alessandro, Cristiano, Cristina, Elisabetta, Francesca, Gabriella, Giacomo, Mario, Santo, Valerio, Violetta e Vittoria: siete voi che - a volte inconsapevolmente - avete fatto di me una persona migliore...


venerdì, dicembre 21, 2007

Le foto della cena di Natale

Grazie...

Oggi (ieri ormai visto che sono le due di notte!) sono iniziate le mie vacanze: partito alle 15:30 dall'ufficio sono arrivato dopo la mezzanotte a casa. Un po' di ritardi imprevisti (specie per ritirare i bagagli, ma tant'è...), ma nel complesso il viaggio è andato bene. Ma mi è dispiaciuto partire: c'era la cena dell'ufficio, e parteciparvici mi avrebbe fatto molto piacere, anche alla luce del fatto che da metà Gennaio andrò via e questa era l'ultima occasione per stare accanto a tutti i colleghi in un contesto gioioso...

Ma oggi c'è stato un evento che mi ha commosso: prima di partire sono andato a salutare Giacomo. E lui ha tirato fuori dal cassetto un regalo per me. E' un pensiero - dalla confezione Feltrinelli direi un libro (ma, come è giusto, lo scarterò solo la notte di Natale) - che ho apprezzato tantissimo. E che non scorderò certo...


venerdì, dicembre 14, 2007

Innamorarsi

Ad ogni persona capita di innamorarsi nella vita: a qualcuno capita più spesso, ad altri di rado. Ed ognuno reagisce in maniera differente: c'è chi crea compilation di canzoni struggenti da registrare su un CD, e chi propone di andare a pattinare sul ghiaccio e poi vedere un film al cinema. Qualcuno si improvvisa chef per una cena a casa, qualcun altro si inventa i più strani interessi per fare colpo. Non esistono modi giusti o sbagliati di intendere l'innamoramento. Tranne forse uno: tacere e nascondere quello che si sente. Perché i rimpianti logorano dentro, e la vita è fin troppo breve per rinunciare volontariamente alla ricerca della felicità. E chi commette questo sbaglio, rischia di portarne dentro il peso per anni...

venerdì, dicembre 07, 2007

Ricordi di un passato che non c'è più

Ieri, su LinkedIn, sono stato ricontattato da un ragazzo che - come me - ha vissuto gli albori della telematica con la rete Fidonet. Saranno passati una decina d'anni da allora, ma mi ha fatto piacere risentirlo e ricordare quel mondo, quando non esisteva Internet ma solo nodi che si collegavano l'un l'altro ad intervalli regolari per scambiarsi i messaggi di posta degli utenti, tutto attraverso la normalissima linea telefonica. Nessuno lo faceva per professione: si era tutti appassionati che condividevano un ideale, quello di permettere alle persone di comunicare. Ed era un ambiente d'elite: per riuscire a configurare un modem ed i programmi per farlo funzionare correttamente bisognava armarsi di santa pazienza ed avere conoscenze informatiche non trascurabili. Tutto il contrario di quello che avviene oggi, dove ogni PC appena acquistato chiede subito all'utente - già al primo avvio - "Vuoi collegarti ad Internet? Premi qui e faccio tutto io".

Io ho avuto il privilegio di vedere nascere la telematica in Italia, e di condividere con tante altre persone questo piacere. E' un ricordo bellissimo che mi resterà sempre dentro. E che un giorno potrò raccontare con orgoglio ai miei nipoti: i quali, probabilmente, mi guarderanno come se fossi un uomo preistorico...

sabato, dicembre 01, 2007

Il tempo corre...

Non vedi il tempo corre e non lo puoi fermare diventi grande e ti vogliono cambiare... E questo ti spaventa, i grandi sono strani fanno paura più dei pescecani.

E' una strofa di una vecchia canzone di Bennato (Nel covo dei Pirati), che a me piace riascoltare o anche solo ricordare. Ed afferma una gran verità: perché il tempo fugge via veloce, e quello che sembrava accaduto appena ieri è invece lontano nel tempo. Ognuno lo sperimenta ogni giorno nella propria vita, rivedendo vecchie foto o incontrando persone che non si vedeva da anni. O anche solo osservando il calendario: e scoprendo che siamo già a Dicembre, quando Capodanno mi sembrava passato appena da qualche settimana...