Il mio computer
Nella mia stanza c'è ancora un vecchio computer, adagiato su un mobile preso appositamente per lui. E' un glorioso Amiga 3000, acquistato nel 1990 e che per molti anni è stato il MIO COMPUTER, quello che mi ha fatto appassionare all'informatica ed alla telematica (Internet, a quel tempo, non esisteva, non come lo intendiamo oggi almeno). 2 mega di RAM - che poi io espansi a 6 -, un hard disk da 40 mega (non avete letto male, 40 megabyte, anche se dopo qualche anno ne comprai uno da 400) e un processore Motorola da 16Mhz: con questi numeri sembrerebbe un giocattolo, abituati come siamo a ragionare in giga. Eppure era una scheggia e non gli mancava nulla, ed a me piaceva tanto. Mi ci trovavo bene, e con esso ho fatto il pioniere in un mondo fantastico che è poi dovuto soccombere dinnanzi ai fenomeni di massa...
Credo che non venga più acceso dal 2000 o giù di lì: ormai dubito funzioni ancora (non dovrebbe avere più nemmeno gli hard disk) e comunque adesso non avrebbe senso usarlo. Ma io ci resto affezionato, e non posso buttarlo via. Gli oggetti sono capaci di evocare ricordi in maniera spesso più vivida dei pensieri: forse solo suoni e immagini sono più potenti di loro. Ed io della mia vita non voglio dimenticare nulla: perché quello che sono lo devo alla strada che ho percorso, con tutti gli eventi - belli o brutti - che l'hanno movimentata...
1 commento:
Anche io mi affeziono agli oggetti, parlano a volte.
Bello lo sfondo, molto bello!
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