martedì, aprile 08, 2008

La comunicazione ai tempi dell'email

L’email rende più semplice e veloce la comunicazione. E’ un ottimo mezzo per organizzarsi: discreto, rapido, capillare; una email consente di raggiungere con un semplice click decine di persone, informandole delle proprie intenzioni. Ma l’estrema semplicità del mezzo può rivelarsi un boomerang: perché – proprio perché non costa nulla né in termini economici né in termini di tempo – il rischio che il numero di messaggi di risposta cresca in maniera esponenziale è concreto. E’ successo la settimana scorsa ad alcuni colleghi di Fabriano (io, per fortuna, sono sempre fuori da questi "giri"): questa email – a mio avviso bellissima – racchiude tutta la rabbia che prova chi vede usare in maniera impropria un mezzo di comunicazione per altri versi molto utile:

è un dato ufficiale: sono 475 le mail scritte per non dirsi un XXXXX e lasciarsi con un vago ci vediamo alle 22 al parcheggione per andare (forse) in qualche pub (dove?).

Chiedo immediati provvedimenti.

Io, se non si fosse ancora capito, mi dissocio.

Il parcheggione non vedà neanche l'ombra della mia Qasqahai (tra l'altro auto di vaporidis in "questa notte è ancora nostra")

Chiamerò GLI AMICI (per distinguerli dalla figura socio mitologica "gli altri") per telefono stabilendo con loro un contatto UMANO.

Un esperto di comunicazione.

1 commento:

Luisa ha detto...

Ci avessi capito qualcosa.... però adesso il blog si apre e riesco anche a vedere la finestra di commento:))