venerdì, giugno 26, 2009

Dieci anni fa

26 giugno 1999. Era un sabato, il primo di quell'estate. Non ricordo più se splendesse il Sole o se - invece - le nuvole oscurassero il cielo: ma ricordo bene che quella sera avevo un biglietto di sola andata sulla nave Palermo-Genova. La mia destinazione era in realtà Milano, dovevo andare a sviluppare la mia tesi di laurea presso lo stabilimento di Cornaredo dell'STMicroelectronics (che oramai è stato chiuso...), ma dovendo stare via mesi avevo deciso di partire in macchina, e la nave fino a Genova era il modo migliore per evitare un viaggio infernale. Quel giorno ho ucciso un sogno: dopo oltre 5 anni di onorato servizio, ho spento la BBS Fidonet che dal 1994 tenevo in piedi nello studio di mio padre. Quante energie ho profuso in quel progetto, quante notti insonni a cercare di risolvere problemi di configurazione che bloccavano il sistema! Non è mai stato un nodo particolarmente frequentato, nei primi anni (quando Fidonet rappresentava il grosso della telematica italiana e mondiale) avrò raggiunto il picco di 10-15 collegamenti a settimana (me escluso, ovviamente!), scesi poi rapidamente negli anni, ma non mi importava: non lo facevo per gli altri, lo facevo per me stesso. Ci credevo veramente a quell'idea: ecco perché spegnere tutto, uccidere la mia creatura, è stata un decisione sofferta. Ma i tempi cambiano, e se le idee di fondo possono rimanere valide, le loro applicazioni pratiche no: Fidonet, nel 1999, era ormai morta, schiacciata dalla crescita incontrollabile di Internet (certamente più facile da usare, più diffusa e con una maggiore offerta di servizi e informazioni). E in più da Milano non avrei potuto supervisionare il sistema come volevo...
Ho pianto quando ho staccato per l'ultima volta la spina: da allora quel sistema non è più stato acceso. I sogni nascono, crescono e muoiono, sono creature vive e seguono un loro ciclo vitale. Ma un uomo senza sogni è perduto, e per ogni progetto che muore è necessario che almeno un altro prenda il suo posto. Non sempre sono riuscito a farlo, e di certo non ho mai più trovato una attività che mi intrigasse come quella...

1 commento:

Anonimo ha detto...

..."I sogni nascono, crescono e muoiono..."...forse perché sono semplicemente un "sogno"..? :)
prova...a FARE e non sognare.