giovedì, dicembre 25, 2008

Spam

Gli spammer non vanno mai in vacanza. Natale - per loro - è un giorno come un altro, una nuova occasione per inondare di email (indesiderate) le caselle di posta di centinanai di milioni di persone. E' incredibile quante email-spazzatura mi arrivino ogni giorno! Per fortuna i filtri di Yahoo riescono a separare in maniera molto efficace lo spam dalla posta legittima (ma qualche errore lo fanno anche loro! E finché inseriscono tra la posta lecita una email non voluta, poco male, la parte brutta è quando gettano nella casella della junk-mail anche email legittime!), ma quando vedo la proporzione tra email "buone" (1-2 al giorno) e email "cattive" (non meno di 50 al giorno), non posso non pensare a quale spreco di banda si stia consumando.
Ma anche lo spam non è tutto uguale. Io lo classifico in diverse categorie:
  1. Il phishing: è la categoria più subdola, perché potenzialmente molto pericolosa; il mittente finge di essere un'altra persona (o - più in generale - una società) per carpire informazioni - spesso codici di accesso ai sistemi di home-banking - così da poterle utilizzare a proprio vantaggio: talvolta mi chiedo come faccia una persona ad essere così ingenua da cascarci, ma poi vedo che alcune di queste truffe (perché di questo parliamo alla fine...) sono fatte abbastanza bene, ed un utente inesperto potrebbe anche cascarci
  2. Le richieste di aiuto per trasferire denaro: il mittente finge di avere - a vario titolo - la disponibilità di ingenti somme di denaro, che però non riesce a trasferire senza un "prestanome": si chiede quindi la collaborazione in cambio di un riconoscimento (per il disturbo) di milioni di dollari. Anche questa è una truffa bella e buona, che si può concretizzare o nella richiesta di denaro per potere completare il trasferimento (ma come, hai milioni di dollari e me ne chiedi 1-2 mila per poter procedere?), oppure - caso ben peggiore - nell'utilizzo delle coordinate bancarie che vengono fornite accendere prestiti o altri finanziamenti...
  3. Le catene di Sant'Antonio: queste - a differenza dei primi due casi - provengono in genere da persone che conosci, e che spinte dalla semplicità dell'azione ti inoltrano email in cui si chiede aiuto per ogni cosa, dalla bambina che sta morendo di leucemia all'ospizio per poveri che non vogliono costruire in alta Val Badia. Inutile dire che la "nobile causa" che ha generato la catena nel 99% dei casi non esiste...
  4. Le pubblicità di prodotti più diversi (tipicamente Viagra o farmaci affini): ti propongono l'acquisto a prezzi stracciati di ogni sorta di prodotti. Un marketing veramente aggressivo che - in barba ad ogni rispetto della privacy - cerca di piazzare i propri prodotti. Mi sono sempre chiesto se davvero qualcuno acquista questi prodotti: io ne sono talmente infastidito che se anche il prodotto reclamizzato fosse proprio quello che cercavo da anni, non lo comprerei per punire chi ha voluto disturbarmi in maniera così spudorata.
  5. Le "mailing-list" di associazioni, movimenti, partiti e chi più ne ha più ne metta. Non dubito che qualcuno sia interessato a riceverle ed abbia quindi fornito il proprio consenso, ma io tante volte sono finito nell'indirizzario senza averlo mai richiesto e senza essere minimamente interessato. La cosa peggiore è che anche quando scrivi per farti eliminare (anche in quei casi dove vengono indicati strumenti automatici per la rimozione...), spesso non ricevi risposta. Mi è capitato, con la mailing list di un politico che si era candidato alle primarie del PD nel 2007 (una persona che si candidava a diventare il capo del governo Italiano...): per farmi togliere dalla mailing list ho dovuto minacciare di rivolgermi al garante della privacy. Alla fine hanno capito e mi hanno rimosso, ma la vicenda è andata avanti per mesi (con decine di email ricevute...)

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