Un martedì di 8 anni fa
Era un martedì, stavo lavorando - come spesso mi accadeva quando ero in McKinsey - nell'ufficio che si affacciava su piazza Duomo a Milano, quando ad un tratto sentii i colleghi in fermento, tutti a collegarsi a siti di informazione per cercare notizie, per capire cosa fosse accaduto. Il mondo - in quell'istante - stava cambiando, stava scoprendo una paura nuova e la sua impotenza verso un nemico fino ad allora sconosciuto (ai più almeno). E' stata quella l'unica occasione ch'io ricordi nella quale un giornale uscì con una edizione straordinaria, a testimoniare la gravità di quello che era appena successo: in realtà i più avevano già conosciuto i fatti via Internet o TV, ma quella edizione ridotta del Corriere della Sera aveva comunque lo scopo di illustrare a tutti, anche ai meno tecnologici, quello che stava accadendo.
L'11 settembre oggi è nella memoria di tutti, molto più nota di altre date importanti (per gli Italiani almeno) come il 20 settembre, il 24 maggio o il 22 marzo. Dipende certamente dalla vicinanza temporale: ma non dubito che anche tra 50 anni la sua memoria rimarrà ben impressa nella mente delle persone: perché a differenza di altri eventi, questo ha modificato il corso della storia per tutto il pianeta, imponendo cambiamenti epocali (alcuni corretti, altri molto meno) nei rapporti tra Stato ed individuo, con una perdita (per molti inconsapevole) di tante libertà personali, sacrificate sull'altare della sicurezza. Se è stata la strada giusta solo la storia potrà rivelarlo...
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