sabato, luglio 04, 2009

PD

Il Partito Democratico si interroga sul suo futuro, dopo risultati elettorali (dalle politiche 2008 alle Europee del mese scorso) deludenti e litigi sulla leadership che lasciano fortemente perplessi: forse nella convinzione che per vincere servono necessariamente facce nuove (ma forse non hanno notato che nel centro destra sono 15 anni che si sono gli stessi leader?), i democratici hanno messo da parte i capi storici e sono ora alla disperata ricerca di un deus ex machina che li traghetti fuori dalla crisi. Ma forse questa scelta è totalmente errata, e per cercare di sopravvivere (e magari riuscire finalmente a vincere le elezioni...) dovrebbero affidarsi a chi - a loro interno - ha più esperienza e carisma. Io - da tempo ormai - sostengo che nel PD la persona più adatta a guidare il partito è Massimo D'Alema, un politico di mestiere, uno che conosce tutti i trucchi, che ha una consolidata esperienza e che - diciamola tutta - mi sembra anche più competente, deciso e preparato rispetto alla persone che si contendono adesso la poltrona di segretario...
E proprio ieri D'Alema è intervenuto sul tema della crisi di identità del maggiore partito d'opposizione (qui l'articolo sulla Repubblica): ha forse iniziato la sua lunga marcia che lo porterà di nuovo alla guida dello schieramento di centro sinistra?

1 commento:

Anonimo ha detto...

La penso come te.