Milano-Budapest sola andata
No, non è ancora il tempo. Ma poco ci manca: perché la mia esperienza milanese è stata breve, ed avrà fine tra poche settimane. Non ch'io l'abbia vissuta pienamente: sempre in giro per l'Europa, trascorrendo nella metropoli Lombarda al più i fine settimana (che poi, in realtà, non li passavo quasi ma a Milano ma più nella zona di Como!), ma comunque basato a Milano. Ma - come da tempo immaginavo - l'azienda ha avuto per me altri progetti: e così, già dal prossimo mese, la mia nuova casa sarà in Ungheria, in quella Budapest dove da mesi passo già buona parte del mio tempo lavorativo. Come sarà questa esperienza non posso saperlo: certo, trasferirsi è sempre una seccatura, ricostruirsi una vita sempre difficile, vivere all'estero sempre rischioso. Ma può anche essere fonte di nuove conoscenze, opportunità di imparare usi e costumi nuovi. Mentirei se non ammettessi di avere paura. Come l'ho avuta quando ho iniziato a lavorare (in Belgio), o quando sono rientrato in Italia (a Roma), o quando ho accettato una nuova sfida (a Fabriano) o ancora trasferendomi a Milano. Sono anni che giro, ed in questo periodo ho vissuto tantissime esperienze: alcune belle altre meno, ma tutte insieme mi hanno reso la persona che sono. Non perfetta, anzi di difetti ne conosco cento e ne nascondo mille!, ma comunque una brava persona. Questa nuova esperienza rientrerà in questa stessa casistica...
2 commenti:
Beh che dirti? Buona permanenza a Budapest, un giorno sarai obbligato a fermarti da qualche parte, non so se augurarti presto o più in là, ma succederà di sicuro.
Ricordati di ricordarti dove metti la caffettiera nel trasloco, è la prima cosa che si cerca :))
Hai ragione, nella vita - per evitare di guardarsi un giorno indietro e scoprire sconsolati che la vita è passata senza averla vissuta - arriva un momento nel quale bisogna fermarsi, e gioire per ciò che abbiamo accanto a noi. Soprattutto per le persone che ci hanno seguito ed hanno scelto di stare con noi...
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