giovedì, settembre 18, 2008

E loro esultano...


La trattativa con la CAI è fallita, l'offerta è stata ritirata. Per l'Alitalia si apre la strada che porta al fallimento: eppure qualcuno - tra i dipendenti - esulta: come è possibile? Non si rendono conto di quello che li aspetta? La proposta della CAI non era certo bellissima, rispetto a quella di qualche mese fa di Air France (anch'essa comunque rispedita al mittente dai sindacati) era certamente peggiorativa. Ma se l'alternativa è il fallimento, forse bisognerebbe riconsiderare la propria posizione: meglio accettare condizioni cattive se l'alternativa è la disoccupazione. O forse qualcuno pensa che sarà - ancora una volta - lo Stato a pagare, a continuare ad elargire retribuzioni fuori mercato (in confronto alle prestazioni/risultati della società)? Speriamo non sia così, perché l'Alitalia ha già assorbito tanti soldi pubblici: continuare ad iniettarne a fondo perduto non sarebbe corretto nei confronti della stragrande maggioranza degli Italiani. Che l'Alitalia chiuda. Dalle sue ceneri (visto che il mercato esiste ed ha comunque bisogno di voli aerei) nascerà qualcos'altro: che assorbirà gli ex dipendenti Alitalia a condizioni di mercato: che saranno peggiori rispetto a quelle vecchie (insostenibili) praticate dalla compagnia di bandiera, ma che saranno certamente decorose...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Stefano, tu pensi che il piano CAI ci sarebbe costato poco?

"L'Alitalia veniva divisa in due società.
La Bad Company, la discarica, che rimaneva a noi, allo Stato, con tutti i suoi debiti che varemo comunque continuato a pagare.
La Good Company.... meravigliosa,quella solo andava ai privati!Sedici privati,con vari conflitti di interessi, scelti privatamente con trattativa privata da Berlusconi e dai suoi uomini, che hanno ottime armi per chiedere piccoli favori agli imprenditori in vista di restituirli in grande stile. Quindi noi ci tenevamo i debiti e quel poco che vale di Alitalia lo regalavamo ai privati che volevano fare anche la figura dei salvatori della Patria.
E' già tutto successo...vedi autostrade, telecom...

Stefano ha detto...

Il tuo commento giustificherebbe l'esultanza da parte dei contribuenti (sempre che i costi non finiscano per essere ancora maggiori per l'erario): ma perché i dipendenti Alitalia (che oggi dovrebbero dormire sonni meno tranquilli di ieri...) dovrebbero mai festeggiare? Dove è - per loro - la buona notizia?

Anonimo ha detto...

Traduzione del post: "Visto che non volete stare a 90° accontentevi di fermarvi a 89".
Su Alitalia si potrebbe scrivere un'enciclopedia ma sponsorizzare il piano CAI è davvero troppo. Certo i piloti sono dei superprivilegiati, certo gli AD messi lì dai governi di turno si sono mangiati tutto, certo i dipendenti Alitalia hanno goduto per decenni di privilegi indecenti ma il responsabile unico della situazione è uno e uno soltanto e il suo nome è Silvio Berlusconi.Non si può non chiedere conto a questo signore di aver fatto fallire la trattativa con Air France, lui non i sindacati (come fu Veltroni a far cadere Prodi, non Mastella!)sbandierando una cordata italiana allora inesistente e oggi costituita da 16 coraggiosi che insieme hanno messo insieme si e no 1 miliardo di €, cioè meno di 3 volte il Tfr dei dipendenti che tanto bistratti.Capito bene?In 16 hanno messo noccioline. Ma che i capitalisti italiani fossero pezzenti non lo scopriamo certo ora la vergogna è che nessuno dei servi chieda conto al premier di questo scempio.E senza rischiare nulla tanto i debiti ce li prendiamo noi cittadini perchè i rami d'azienda sani se li pappano loro a 4 lire mentre noi ci becchiamo i buchi neri; e tutto solo per ripianare il debito di AirOne.
Per quanto riguarda i dipendenti
ovvio che la vita è fatta di compromessi ma qualche volta bisogna avere il coraggio di alzare la testa e di lottare uniti fino in fondo.
El pueblo unido jamas serà vencido cantavano gli inti illimani ed è vero, è l'unico modo per ottenere qualcosa, la storia lo insegna.

Piuttosto il salvataggio delle grandi banche d'affari da parte dello Stato USA, ma come lo Stato?...brrrrrrrrrr i comunisti sono pure in America!
Ma ti pare giusto che lo Stato, cioè noi ripaghi i casini fatti dai furbetti?
Ma in fondo è inutile: riverenza coi privati e rigorosità con lo Stato, questa è la legge del mercato.

Aldilà di tutto una riga in favore di Prodi forse la dovresti inserire...

Giacomo