Meno uno...
Ogni conto alla rovescia, prima o poi, arriva al termine: il mio, ancora, deve eliminare l'ultimo giorno, ma dopo avere atteso tanto tempo, 24 ore sono niente. Ed ecco - quindi - che sento nella mia mente un orologio che scandisce le ore, i minuti, i secondi che ancora mi tengono lontano dalle agognate (e secondo me meritate) ferie. Poche ore ancora, e potrò imbarcarmi su quel volo che mi riporterà a casa: che non è sarà che avevo pensato, quello che avevo con tanta cura prenotato da mesi. Perché in un lavoro imprevedibile che mi porta un po' ovunque in Europa, c'è ancora spazio per aggiungere una nuova capitale all'elenco delle città dove sono stato: oggi sono a Budapest, e stasera atterro a Praga. Città bellissima, di cui ho tanto sentito parlare ma che non ho mai visto. Come al solito - ahimé - non avrò la possibilità di visitarla, ma spero comunque che un giro al centro mi consenta di subire il fascino di una città che, anche se ferita dall'inondazione del 2002, resta comunque una delle più belle al mondo.
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