mercoledì, marzo 26, 2008

Paesaggi

Ieri sera sono andato a Palermo, per un cena con alcuni amici dell'università. E come ogni volta che faccio quella strada, sono rimasto colpito dal paesaggio: colline e montagne che si susseguono senza sosta, con un aspetto diverso ogni momento. E che - per lo meno a chi conosce questi luoghi - dice immediatamente dove ti trovi e quanto ancora manca alla meta. E' molto diverso rispetto al paesaggio che si trova nelle zone pianeggianti, dove è difficile trovare dei punti di riferimento che ci consentano di orientarci: la pianura (almeno a me) appare sempre uguale a se stessa, monotona, con segni talmente evidenti della mano dell'uomo da sembrare artificiale. Ricordo quando nel 2000 ho vissuto in Belgio: un paesaggio piatto, dove tutto sembrava creato dall'uomo, anche i boschi (perché solo l'uomo avrebbe potuto disporre gli alberi a scacchiera, con distanze sempre uguali tra tutte le piante!), e che strideva con il paesaggio a cui sono sempre stato abituato. E ricordo quando - per le vacanze estive - rientrai in Italia, a Taormina: rivedere mare e montagna nello stesso momento assunse un sapore dolce e particolare, di quelli che restano a lungo nella mente...


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