lunedì, febbraio 22, 2010

Descrivere le emozioni

Le parole non sono sufficienti a descrivere quello che i cinque sensi ci fanno provare, le immagini che si fissano nella mente, i profumi e i suoni che ci avvolgono, il calore (o il freddo) che sentiamo sulla pelle, i gusti che assaporiamo. Eppure è l'unico modo che conosco per cercare di comunicare - anche sono in minima parte - agli altri quello che sento, che provo. In questi tre giorni ne abbiamo collezionate tante, di emozioni: trascorrere con gli amici il proprio tempo è sempre una esperienza gradevole, e quando essa ti consente, per la prima volta in un anno, di scoprire la città nella quale vivi, il piacere è ancora più grande. Mario e Giuseppe hanno avuto il merito di farmi girare la città, scoprendone angoli nascosti e situazioni inaspettate: il Castello ed il suo labirinto, il Bastione dei Pescatori con la chiesa di San Mattia, la Sinagoga (con visita guidata: una persona esperta che ci spiega le cose aiuta a comprendere meglio ed apprezzarle di più), la Cittadella sul monte Gellert, e l'esperienza delle terme Széchenyi: uscire all'aperto in costume, con appena 5 gradi, può sembrare una follia, ma quando ad attenderti, a pochi passi, c'è un'intera piscina di acqua calda, allora la musica cambia. Ed anche chi è spaventato dall'idea, chi pensa "ah, è impossibile, non ce la farò mai", deve infine ricredersi: uscire dall'acqua può dare un brivido iniziale, ma passa in fretta, mentre il piacere del gesto rimane a lungo dentro il cuore.

Sono stati giorni pieni e allegri, impegnativi ma divertenti. Per i posti ma soprattutto per le persone che con me li hanno condivisi. Ragazzi che io ringrazio di cuore per essere venuti a trovarmi. E che mi auguro possano tornare presto a farlo...

Nessun commento: