martedì, luglio 17, 2007

Il Paese delle emergenze

L'Italia mi sembra sempre più il Paese delle emergenze, dove ogni problema - che magari esiste da decenni - viene all'improvviso vissuto come il più grave di tutti: questa volta è il caso degli incidenti stradali provocati da chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti. Il fenomeno non mi pare affatto nuovo: è da sempre che un numero enormemente elevato di persone si mette alla guida pur non essendo in grado di farlo, ma solo perché nell'arco di pochi giorni ci sono stati numerosi morti causati da conducenti ubriachi (ma non sono convinto che statisticamente siamo sopra la media...) ecco che tutti si indignano ed iniziano a pensare a come risolvere il problema. Ma le soluzioni proposte mi sembrano banali, scontate e pertanto destinate a fallire: innalzare le contravvenzioni, sequestrare i veicoli coinvolti, ecc. ecc. Belle parole, ma finché chi si mette alla guida ubriaco avrà una bassissima probabilità di essere fermato dalle forze dell'ordine, probabilmente pene severissime non riusciranno ad essere un valido deterrente. Io, che per fortuna sono astemio e quindi non corro per definizione il rischio di guidare in stato di ebbrezza, in 13 anni di patente sarò stato fermato per un controllo dalla polizia sì e no 5 volte. Quasi una ogni tre anni: con questi numeri dubito fortemente che qualunque inasprimento delle pene possa portare ad un miglioramento della situazione...

Ed ho come l'impressione che tra un paio di settimane, passato il clamore, l'argomento torni in sordina. Tanto l'Italia è così: il problema fondamentale di oggi domani non interesserà più nessuno...

Nessun commento: